Manchester City in crisi, una sola vittoria nelle ultime nove partite

Il Manchester City è da poco più di dieci anni uno dei club più famosi ed importanti d’Inghilterra, con ben 10 Premier League vinte nella sua storia. L’ultima è stata vinta l’anno scorso, ma finora i Citizens non hanno dimostrato di potersi confermare campioni anche per questa stagione.

Il Man City arriva da una stagione straordinaria, in cui è riuscito a conquistare la Premier League all’ultima giornata ai danni dell’Arsenal, in quella che è stata una lotta al titolo molto divertente e spettacolare fatta di continui sorpassi. Le due compagini hanno lottato fino alla fine, ma al termine della stagione è stata la formazione di Pep Guardiola ad alzare il trofeo. 

I grandi interpreti e le aspettative dei bookmakers sul club 

I Citizens sono una squadra stellare fatta di veri fuoriclasse in ogni reparto: da Ederson a Ruben Dias, da De Bruyne a Haaland e Foden. Ad inizio stagione, tutti i media davano il City come favorito anche quest’anno per arrivare alla cifra di 11 Premier vinte nella storia. Tra queste ben sei in nove anni sono state vinte sotto la guida tecnica di Pep Guardiola.

Gli Sky Blues hanno messo in mostra al mondo intero l’idea di gioco sensazionale di Pep che è stato di ispirazione per molti allenatori tra cui Mikel Arteta, ora allenatore dell’Arsenal. Con la squadra che si ritrova, la formazione del tecnico spagnolo ha quasi l’obbligo di portare nel contea del Grande Manchester il quinto campionato inglese di fila, eppure la stagione non sembra essere iniziata nel migliore dei modi. 

Ruben Dias con l’ultima Premier League vinta, da CalcioMercato.com

L’ottima partenza in Premier e in Champions

Dopo la vittoria della Community Shield ai rigori contro i rivali dello United, la stagione di Premier League è cominciata a razzo. Sette successi e due pareggi nelle prime nove partite facevano presagire ad una competizione a senso unico con il City in vetta nel tabellone dalla prima all’ultima giornata. Anche in Champions League la partenza è scoppiettante: due vittorie, un pareggio, nove gol segnati e zero subiti.

È vero, a parte la posta in palio divisa contro i campioni della Serie A dell’Inter, le vittorie sono arrivate con Slovan Bratislava e Slavia Praga, due formazioni che non possono assolutamente competere con quella del Manchester City. Guardiola, però, ha saputo motivare i suoi uomini facendo girare molto gli interpreti, giocando diverse partite con le seconde linee per testare quanto la squadra potesse essere attrezzata e duttile. 

Il terribile mese di novembre e la sorpresa della società

Sarà il freddo? Il tempo grigio di Manchester? Sarà la stanchezza e la mancanza di alternative in panchina? Non si sa, ma quello che è certo è che il City dal 30 ottobre non è più la squadra di prima. La defaillance contro il Tottenham in quel di Londra nel match valevole per i quarti di finale di Carabao Cup concluso 2-1, è la prima della serie di nove partite senza vittoria. Nelle partite successive sono arrivate sconfitte ben più pesanti come il 2-1 contro il Bournemouth, il 4-1 in Champions con lo Sporting Lisbona e il secco 0-4 in casa sempre contro gli Spurs di Postecoglou.

Si sa, in queste situazioni in un top team come il City la posizione dell’allenatore potrebbe vacillare. I media sbalorditi, i tifosi scontenti ma la società sembra fiduciosa. La prova? il 21 novembre 2024 è stato annunciato dalle pagine ufficiali del club un  nuovo biennale sulla panchina del City firmato proprio da Pep Guardiola, prolungando il lavoro fino a Giugno 2027.

Erling Haaland, da Fanpage

La rabbia di Guardiola dopo Manchester City-Feyenoord

Pareggiare un match 3 a 3 contro una squadra sulla carta inferiore, è frustrante. Pareggiare con tre gol degli olandesi del Feyenoord negli ultimi quindici, fa ancora più male. I giocatori ne sono testimoni: dopo il match sono stati inquadrati e dai loro volti si intuiva grande amarezza. Tutte le testate giornalistiche non si sono tanto concentrate sulla prestazione in sé ma sulla conferenza stampa post-partita di Guardiola che è apparso alle telecamere con numerosi graffi in testa e un taglio piuttosto profondo sul naso. 

I graffi? Li ho fatti con le mie dita. Voglio farmi del male. E’ un momento in cui siamo più fragili, avevamo bisogno di una vittoria e di fiducia ma abbiamo trovato problemi.

Questa esagerazione del tecnico di Santpedor non è stata vista di buon occhio da giornalisti e appassionati di calcio, accusandolo di non prendere sul serio chi soffre ogni giorno di autolesionismo. Lo spagnolo ha scritto dunque un messaggio di scuse via social: 

Sono stato colto alla sprovvista con una domanda alla fine della conferenza stampa di ieri sera, a proposito di un graffio apparso sul mio viso. Ho spiegato che un’unghia affilata lo aveva accidentalmente causato. La mia risposta non era in alcun modo intesa a fare luce sul gravissimo problema del danno di sé. So che molte persone lottano con problemi di salute mentale ogni giorno.

Guardiola post Manchester City-Feyenoord, da Corriere della Sera

Le prime considerazioni e il futuro del club

La crisi che il Manchester City sta attraversando non è un evento comune per un club abituato a dominare in Inghilterra e in Europa

Le difficoltà riscontrate nelle ultime nove partite hanno acceso un dibattito sulle possibili cause: forse è sbagliato l’approccio del mister, forse non sono stati centrati gli acquisti nel mercato estivo oppure un calo fisico e mentale di alcuni interpreti chiave. 

Tuttavia, è prematuro trarre conclusioni definitive. Guardiola in tutte le sue esperienze ha dimostrato più volte di saper risollevare le sue squadre nei momenti difficili, e il recente prolungamento di contratto è la prova che ai vertici c’è grande fiducia nei suoi confronti. Di certo i tifosi sperano che questa sia solo una piccola parentesi e che la squadra possa ritrovare la brillantezza e la solidità che hanno reso il club uno dei più temibili al mondo.

Dalla propria il City ha grande talento a disposizione, ma per tornare a vincere, servirà una risposta immediata e concreta già nelle prossime settimane. I campioni in carica non possono permettersi di restare a lungo nell’ombra.

Immagine in evidenza: Goal.com

Autore

  • Alessandro Sangalli, studente di Comunicazione, media e pubblicità alla IULM, è collaboratore di Monza News e co-conduttore di una trasmissione streaming dedicata al calcio. Aspirante giornalista sportivo, cura una rubrica sportiva per il blog di Radio IULM. Amante della musica, ha appena pubblicato il suo primo singolo “STABILE”.

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