La Fiera dell’Artigianato è iniziata il 30 novembre 2024, e si svolgerà fino a domenica 8 dicembre, dalle 10:00 alle 22:30, con ingresso gratuito presso Fieramilano Rho. Rappresenta la più importante manifestazione internazionale dedicata all’artigiano, contando 2.800 stand espositivi provenenti da 90 Paesi in 8 padiglioni.
I Paesi dell’anno: Arabia Saudita e Algeria protagonisti dell’edizione 2024
L’edizione 2024 di Artigiano in Fiera avrà come protagoniste l’Arabia Saudita e l’Algeria. Il padiglione saudita ospiterà 33 artigiani che presenteranno prodotti tradizionali, mentre il ristorante Irth offrirà piatti tipici accompagnati da eventi culturali, tra cui musica e danza. Un’area speciale celebrerà l’Anno del Cammello, iniziativa per sottolineare il valore storico e culturale di questo animale, simbolo della vita quotidiana saudita.
L’Algeria sarà rappresentata da 80 imprese, di cui 30 a conduzione femminile, che mostreranno una varietà di prodotti, tra cui gioielli berberi in argento, tessuti e abiti tradizionali, accessori in pelle del Sahara e specialità gastronomiche autentiche.
Il tema dell’anno: “Essere artigiano è una scelta di vita”
Il tema dell’edizione 2024, “Essere artigiano è una scelta di vita”, enfatizza l’artigianato come espressione creativa e consapevole, capace di coniugare innovazione, rispetto per l’ambiente e valorizzazione delle tradizioni locali. Gli artigiani sono visti come innovatori che trasformano materie prime in opere funzionali, contribuendo allo sviluppo delle loro comunità.
Il giro del mondo a Artigiano in Fiera
Accanto all’Italia, che partecipa con una forte presenza, Artigiano in Fiera accoglie una vasta gamma di Paesi europei e intercontinentali. Tra le novità, si possono trovare Eritrea, Oman, Georgia, Guinea, Guinea-Bissau, Finlandia e Lettonia. La Francia e la Germania, confermano la loro partecipazione storica. Dall’Africa, oltre al Marocco con Union Maroc Artisan, la Tunisia torna con 61 imprese, offrendo una panoramica dell’artigianato locale. L’Asia vede il ritorno della Cina con 20 imprese dalla provincia di Guizhou e 2 dallo Yunnan, e la presenza del Vietnam con un gruppo di artigiani. L’Uzbekistan partecipa con 30 imprese, e l’Indonesia è rappresentata da una selezione di artigiani. Dall’America Latina, il Perù presenta prodotti tipici come caffè, superfood, cioccolato artigianale, alpaca e ceramiche tradizionali.
Ristoranti e Luoghi del Gusto
Oltre agli stand degli artigiani, Artigiano in Fiera ospiterà 28 ristoranti e 19 Luoghi del Gusto. I visitatori potranno gustare piatti tipici italiani e internazionali. Tra i Luoghi del Gusto, accanto al biologico, spiccano le tradizioni culinarie dell’Africa e della Georgia, con i famosi Khinkali, ravioli ripieni di vari ingredienti tipici.
La partecipazione di Yvonne all’Artigiano in Fiera
Com’è strutturata la fiera all’interno? Hai trovato facile orientarti tra i vari settori e stand?
All’ingresso vengono distribuite delle mappe, e quest’anno gli stand sono distribuiti su 8 padiglioni. Il percorso tra i vari stand è molto fluido, poiché l’organizzazione a scacchiera permette di muoversi liberamente sia lungo le file verticali che orizzontali, con una visuale chiara delle esposizioni ad ogni passaggio.
Era la tua prima volta alla Fiera dell’Artigianato? Se la risposta è no, hai notato delle differenze rispetto agli anni precedenti?
Non è la mia prima volta, anzi, in famiglia è diventata una tradizione. È quasi come un rito propiziatorio che non abbiamo mai saltato, almeno da quando ho memoria. È sempre bello tornarci ogni anno, perché segna l’inizio del mese di dicembre con un’atmosfera davvero unica. L’affluenza di visitatori e espositori è sempre stata alta, ma ho notato un cambiamento significativo dopo il 2020. Prima del Covid, c’erano più padiglioni e un’area dedicata agli stand internazionali molto più ampia. Dopo la pandemia, questa sezione è diminuita notevolmente, lasciando più spazio agli espositori italiani. È un peccato, perché sebbene la fiera resti affascinante, si percepisce quanto la pandemia abbia influito su molti artigiani stranieri.
Quali settori dell’artigianato si sono distinti in termini di affluenza agli stand?
L’Italia rimane sempre tra le più visitate, con le regioni del Sud, come Campania, Sicilia e Puglia, che attirano moltissimi visitatori, soprattutto nei loro stand gastronomici, dove le file sono spesso interminabili. Lo stesso accade per gli stand di cucina etnica, come quelli asiatici, francesi o messicani. È un chiaro esempio di come il cibo riesca a unire le persone.
Nel settore manifatturiero, invece, gli oggetti home-made sono stati molto apprezzati: arredi in legno, vestiario di vario genere e articoli creati a mano con tecniche come l’uncinetto e il macramè. Nel complesso, c’era una certa omogeneità, ma molto interessante.
La fiera presenta una vasta gamma di prodotti, tra cui accessori per la casa, abbigliamento, gioielli e alimenti. C’è una categoria che spiccava maggiormente rispetto alle altre?
Senza dubbio, il cibo è uno degli elementi distintivi della fiera, presente in ogni padiglione. Penso che sia uno dei principali motivi per cui tanta gente visita Artigiano in Fiera, un’occasione unica per “viaggiare” con il palato senza lasciare Milano.
Anche l’abbigliamento è molto rappresentato, con stand di Paesi come Perù, Iran, Germania, Vietnam, Giappone e India, che offrono abiti tipici della loro cultura. Un’altra cosa che mi ha colpito, e che forse non tutti sanno, è la grande quantità di spettacoli di musica e danza che si svolgono durante la fiera. Personalmente, ho assistito a tanti eventi, dal flamenco spagnolo alla danza indiana, dai balli tipici del Sud Italia a quelli dell’Emilia Romagna, senza dimenticare i cantanti francesi. È un aspetto che rende l’esperienza ancora più completa e vale sicuramente la pena viverlo.
Arabia Saudita e Algeria erano i paesi dell’anno: sei riuscita a visitare le loro aree espositive? Cosa hai visto e cosa ti ha colpito di più?
Sì, sono riuscita a visitare l’area dell’Arabia Saudita, che quest’anno ha attirato molta attenzione con i loro oli essenziali dai profumi esotici. Io stessa sono tornata a casa con alcuni di questi, una novità davvero interessante e piacevole.
“Pillole di LIS” – L’artigiano in fiera
Per completare quest’articolo abbiamo pensato di dedicare una parte alla terminologia in LIS della fiera provando ad associare i prodotti che più si sono distinti per alcuni dei paesi presenti.
Nel video infatti troverete non solo i “prodotti artigianali” ma anche i segni di alcuni paesi. Per esempio all’Italia abbiamo associato il “cibo” proprio perché il suo padiglione ridondava di prodotti alimentari tipici di ciascuna regione (a cui video in LIS vi rimando al seguente link).