21 novembre: la TV come finestra sul mondo

Il 21 novembre si celebra la Giornata Mondiale della Televisione, un’occasione per riflettere sul ruolo che questo media ha avuto e continua ad avere nella nostra società. La televisione, infatti, sin dalla sua nascita, ha influenzato in modo incommensurabile ogni sfaccettatura della società, dalla cultura fino all’economia, assumendo un ruolo fondamentale nel processo di globalizzazione degli ultimi decenni.

La scatola magica

Nata nel 1927, la televisione è diventata un elemento imprenscindibile nelle case di molte famiglie. Ha permesso di avere uno sguardo sul mondo reale, far vivere eventi vicini e lontani, raccontare storie e cronaca, ma anche di far divertire, intrattenere ed educare.

Definita una “finestra sul mondo”, una “scatola magica”, la televisione ha permesso per la prima volta di assistere a notizie in tempo reale, diventando parte di eventi dall’altra parte del globo. Ha fornito, dunque, un immediato e costante flusso di informazioni che ha indiscutibilmente contribuito alla creazione di una comunità globale, tendendo a ridurre sempre più distanze fisiche e culturali. Non era più necessario spostarsi, il mondo diventava a portata di mano.

Nel ’60, si assiste alla prima prima trasmissione a schermo diviso, con i dibattiti avvenuti durante la campagna elettorale per la presidenza statunitense Richard M. Nixon e John F. Kennedy. 9 anni dopo, il 20 luglio 1969, un evento iconico viene trasmesso in tutto il mondo: la telecronaca dello sbarco sulla luna. L’evento fece rimanere tutti gli spettatori incollati allo schermo e segnò un momento di storia.

In Italia

In Italia la televisione arrivò solo il 3 gennaio del 1954, con i programmi RAI. Il telegiornale era trasmesso tre volte a settimana, la domenica era dedicata allo sport. Alla fine del ’54 la televisione raggiunse il 58% della popolazione; nel ’61 il 97%. In dieci anni gli abbonamenti hanno avuto una crescita fondamentale: da 24mila, hanno infatti raggiunto, in un decennio, i 6 milioni.

Televisione ed educazione

La televisione si dimostra anche strumento di formazione ed educazione. La RAI, in Italia, ebbe un ruolo pedagogico fondamentale. Le condizioni culturali del paese erano ancora critiche in seguito alla seconda guerra mondiale. La tv affiancò la scuola nel lavoro di alfabetizzazione del popolo italiano. Uno dei programmi più popolari del tempo era “Non è mai troppo tardi”, dedicato ad adulti alfabeti che avevano il desiderio di imparare e che risultavano essere il 50% della popolazione. In aggiunta a ciò, la televisione consegnò all’Italia anche una lingua comune, insegnando l’italiano come lo conosciamo oggi. Ciò risulterà essere un elemento decisamente unificante, in un paese ancora fortemente diviso da differenze dialettali.

L’avvento della pubblicità

Televisione e pubblicità

Inoltre, la televisione ha avuto un impatto estremamente significativo sull’economia. Ha, infatti, indirettamente stimolato la crescita di altrettanti settori, legati fortemente ad essa, come la pubblicità. Nei primi anni, la pubblicità non esisteva. Il primo spot televisivo venne realizzato nel 1941, su un canale locale della NBC (National Broadcasting Company), con una durata di 10 secondi e un costo di 4 dollari.

In Italia, per i primi anni non c’era alcuna pubblicità. Le trasmissioni duravano due ore il pomeriggio, con i programmi per i ragazzi e due ore la sera, con il telegiornale. Solo nel 1957, tre anni dopo, si avrà la prima forma di pubblicità in Italia, il Carosello, che combinava spettacolo e promozione. Specialmente con l’avvento delle TV private, la pubblicità ebbe una crescita esponenziale. La televisione si rivelò fondamentale nell’influenzare gusti e stili di vita dei suo spettatori per orientare le scelte dei cittadini e favorire un modello di vita consumistico.

Tra presente e futuro

Ad oggi la tv ha subito radicali cambiamenti ed evoluzioni, specialmente con l’avvento di internet, che ha messo a dura prova un mezzo di comunicazione di massa come la TV. Quest’ultima però si è dimostrata capace di mantenere il passo e adattarsi al cambiamento. Secondo Censis, nel 2021 sono aumentati gli spettatori della tv tradizionale dello 0.5%, e della web tv e smart tv fino al 41.9% di utenza. Notevoli anche i risultati della mobile tv, usata da un terzo degli italiani.

La televisione è stata ed è ancora ad oggi ad un potente mezzo di socializzazione in grado di influenzare opinioni e comportamenti delle persone. Ha contribuito a creare una cultura globale e farci sentire parte di una comunità più vasta. Nonostante le sfide poste dai nuovi media, la televisione continua ad essere un punto di riferimento e un luogo di incontro e scambio. La giornata mondiale della televisione è un’ulteriore occasione per riflettere sulle potenzialità e sul futuro di un mezzo così affascinante.

Il capitolo «Comunicazione e media» del 55° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2021 | CENSIS

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