Cristiana Girelli: storia di una calciatrice senza tempo

100 reti in bianconero, 100 presenze con la maglia azzurra, entrata ufficialmente nella Hall of Fame del calcio italiano: questo e molto altro è Cristiana Girelli, classe 1990.

Uno scorcio sulla sua carriera

Nata a Gavardo, provincia di Brescia, Cristiana Girelli muove i primi passi nel mondo calcistico al Rigamonti Nuvolera, squadra della sua città, a soli 14 anni. C’è da sottolineare come, rispetto ad oggi, il calcio non era un mondo aperto al settore femminile, proprio perché non c’era la concezione di una simile prospettiva. Di conseguenza, la squadra maschile rappresenta l’unica occasione per coltivare la propria passione, situazione già sperimentata da tantissime calciatrici oggi famose quali Martina Piemonte ed Elena Linari.

Anno 2004: anno in cui le proprie ambizioni prendono forma. Infatti, ha l’opportunità di firmare con il Bardolino Verona e di debuttare l’anno dopo niente meno che in Serie A. Successivamente, nel 2013 giungono nuovi cambiamenti e Cristiana Girelli approda nel Brescia, club con cui rimarrà fino al 2018, anno particolarmente incisivo.

Dal 2018 abbraccia la maglia bianconera della Juventus Women (attaccante), contratto che ha recentemente rinnovato fino al 2025, con opzione di prolungamento fino al 2026. Club speciale per la classe 1990, anche perché di estrema importanza storica ed affettiva per l’ex capitano Alessandro Del Piero, la cui esultanza è stata anche ripresa dalla giocatrice in occasione di alcune messe in rete.

Per quanto riguarda la Nazionale, debutta sul campo nel 2006 in occasione della partita Italia Bulgaria, (Under 19). Ufficialmente, consacra l’ingresso in Nazionale maggiore l’anno 2013, continuando oggi ad essere parte integrante della rosa con il numero 10.

In questi anni abbiamo sofferto tanto. È difficile fare promesse adesso, ma sicuramente faremo di tutto per tornare a brillare il prima possibile. Stiamo lavorando bene, la strada è quella giusta. Vestire la maglia della Nazionale è una grande responsabilità e dobbiamo sempre esserne consapevoli. L’Italia sa il suo valore e lo abbiamo dimostrato anche in Nations League giocando alla pari contro le campionesse del Mondo in carica della Spagna. Si percepisce uno spirito diverso e questi sono indubbiamente segnali positivi.

Girelli in un’intervista per Juventus Football Club
Cristiana Girelli in maglia azzurra, da Donna Pop

Cristiana Girelli nella Hall of Fame del calcio italiano

La Hall of Fame è un riconoscimento istituito nel 2011 dalla FIGC e dalla Fondazione Museo del Calcio per celebrare tutte le personalità che hanno lasciato un segno cruciale nella storia del calcio italiano. Tra queste, presenti calciatrici bianconere del calibro di Sara Gama e Barbara Bonansea. A loro si unisce Cristiana Girelli, precisamente il 13 novembre 2023.

Con la Juventus Women ha vinto 4 Scudetti, 3 Coppe Italia e 3 Supercoppe italiane ed è stata due volte capocannoniere della Serie A (2019/2020 e 2020/2021), due volte calciatrice dell’anno per l’AIC (2020 e 2021) e due volte inserita nella squadra dell’anno (2020 e 2021). Corona in bellezza grazie ai risultati raggiunti nella scorsa stagione (2022/2023): 100 reti in bianconero e 100 presenze con la maglia dell’Italia.

Ho sempre considerato la Hall of Fame un riconoscimento straordinario e vedere il mio nome in questa prestigiosa lista mi riempie d’orgoglio. È un riconoscimento per me, ma anche per tutte le persone che in questi anni mi sono state accanto, a partire dalla mia famiglia – presente qui oggi -, che ringrazio per il loro amore incondizionato. Ringrazio mio padre, da sempre il mio primo tifoso e quindi come tutti i tifosi anche il primo critico, mia sorella, non esattamente un’appassionata di calcio, ma sempre vicina, poi grazie a mia madre, con la speranza che le mie gioie possano lenire un po’ il suo dolore, e grazie anche alle amiche che il calcio mi ha regalato, le compagne di un viaggio bellissimo. Se sono qui è perché esiste uno spazio dove vivono e crescono le storie femminili di successo. Successo che può ispirare le generazioni future.

Cristiana Girelli nel discorso di ringraziamento riportato da Juventus Football Club
A Cristiana Girelli viene conferito l’importante riconoscimento sulla Hall of Fame, da Juventus Football Club

Una speranza per le generazioni future?

L’avvento del professionismo per le atlete italiane, avvenuto il 1 luglio 2023, così come il crescente successo verso il calcio femminile, sembrerebbe aprire la strada a una vera uguaglianza di genere. A proposito di questo, Girelli si esprime così:

A sei o sette anni quando il calcio femminile non esisteva, ma ero una intorno a ventimila maschi non mi sentivo per niente giudicata e per niente fuori luogo. Andavo al campetto a giocare con una squadra di maschi. Adesso che il movimento è cresciuto io vedo molti pregiudizi. Lo so che è l’altra faccia della medaglia della popolarità. Adesso i pregiudizi e gli stereotipi sono espressi, prima erano quasi non considerati. Se il professionismo nel calcio ha portato libertà? Non so cosa possa realmente portare la libertà. A me ha dato molto, ma ha dato soprattutto alle giovani la possibilità di dire: un giorno farò la calciatrice. E alle famiglie qualche certezza, una professione riconosciuta.

Girelli in un’intervista rilasciata per Vanity Fair e riportata da Tutto Juve

Sfortunatamente, la parità è ancora un percorso lungo e difficile, che non dipende certo dal riconoscimento della propria professione:

Mia nipote ha sette anni e vorrebbe fare calcio e le dicono che non lo può fare perché è da maschi. E ha la zia che gioca in nazionale. Ancora c’è una differenziazione fra calcio maschile e calcio femminile, e non soltanto per distinguere le competizioni, come fossero due sport diversi.

Girelli in un’intervista rilasciata a Vanity Fair

Cristiana Girelli è una figura di spicco non solo per il calcio femminile: grazie ai suoi traguardi continua a infondere nel cuore delle giovani promesse una speranza di futuro, di crescita, di possibilità. Questo anche se si ha paura del giudizio altrui, come dice Girelli in un’intervista per Vanity Fair, riportata da Tutto Juve: “non mi sento mai libera quando mi sento giudicata, come se nelle menti delle persone ci fosse sempre un giusto o sbagliato preconcetto”. Nomina poi una donna come punto di ispirazione:

Mi ha colpito molto l’impresa che ha fatto Eleonora Giorgi che ha percorso la maratona con quel caldo al limite dell’estremo. Sono contenta che lo abbia fatto una donna, perché abbiamo dimostrato che non siamo seconde a nessuno.

Girelli per Sky Sport (l’intervista riportata da Tutto Juve)

Immagine in evidenza: Juventus Football Club

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