Moda – gli stravaganti Styles di Harry

Icona indiscussa nel mondo della musica, la figura di Harry Styles si è fatta strada da ormai diversi anni anche nella moda. Si tratta, ad oggi, di due realtà completamente connesse, e non esiste artista che non si esprima anche attraverso il proprio vestiario (che si tratti dell’outfit di tutti i giorni o degli abiti di scena).
C’è però chi, più di altri, dimostra per la moda un interesse che supera la soglia lavorativa, e la sfrutta come un ulteriore mezzo di espressione attraverso cui sperimentare il proprio talento. Il cantante inglese è, indubbiamente, uno di questi.

Le prime orme di stile

I suoi primi passi stilistici vengono mossi in maniera più marcata specialmente dopo la pausa che la band prende nel gennaio del 2016. È comunque opportuno specificare che già durante l’epoca One Direction ogni membro aveva una specifica espressione stilistica – probabilmente dettata da decisioni manageriali – e che, solo una volta terminata la carriera insieme, Niall, Liam, Louis, Zayn e Harry hanno avuto modo di approcciarsi in maniera autonoma alla sfera fashion.

La band One Direction in concerto nel 2012, da Teen Vogue


L’enorme successo musicale del cantante ha sicuramente contribuito alla facilità con cui si sono diffuse le sue scelte stilistiche, in particolare grazie alla fanbase che lo accompagna. Nati nel 2010 con la formazione della band a X-Factor UK, i suoi fan non l’hanno mai abbandonato, accompagnandolo in ogni più piccolo cambiamento artistico. È stato forse il fatto che la maggioranza del suo pubblico sia di genere femminile a facilitare l’accettazione di questi suoi esperimenti nei look, testati sempre sotto il grido del suo motto “treat people with kindness” (a cui ha dedicato anche una canzone).

Il legame con l’alta moda

Le prime collaborazioni iniziano con Gucci, grazie alle quali avrà modo di coltivare nel tempo una solida amicizia con l’ormai ex direttore creativo Alessandro Michele. Per la promozione del suo primo album da solista (Sign Of The Times) nel 2017, Harry Styles veste, a premiere, eventi mondani, interviste ed esibizioni, unicamente completi firmati Gucci. Iconica è la campagna Gucci Men’s Tailoring Cruise del 2019 scattata dal fotografo Glen Luchford nel 2018. Gli abiti dalla linea sartoriale risaltano un tradizionale chippy londinese, affiancato da teneri colleghi indimenticabili: polli, cani, maialini e capretti.

Il servizio fotografico di Gucci Men’s Tailoring Cruise, da Men’s Folio


Da questo momento, il rapporto tra maison e cantante è più che ufficialmente suggellato e destinato a proseguire per gli anni a venire. Tutt’oggi, sono tutt’altro che rare le occasioni in cui l’inglese sfoggia capi Gucci, di cui resta uno dei maggior ambassador anche dopo l’uscita di Michele dalla casa di moda.

Una moda priva di genere

Harry è diventato noto soprattutto per la decisione di abbattere le nette differenze tra abiti definiti femminili e abiti definiti maschili. Crea particolarmente scalpore il lungo vestito turchese pubblicato sulla copertina di Vogue America nel 2020 (diventando di conseguenza il primo cover boy per la rivista), ideato per lui dall’amico stilista.

Il servizio fotografico per la rivista Vogue America, da 29 Secrets


«C’è così tanta gioia nel giocare con i vestiti. Non ho mai pensato troppo a cosa significhi.» ha rivelato all’epoca Styles, suscitando orrore e vergogna nelle menti dei più bigotti.
Lo vediamo spesso indossare anche vistosi anelli, smalti colorati, boa, orecchini e collane di perle, divenuti veri e propri articoli che contraddistinguono la sua immagine.
La “lotta” di Harry nel cercare di abbattere le barriere di genere non è di certo terminata, rendendo i look protagonisti anche dei suoi concerti (dove possiamo vederlo spesso sfoggiare vestiti solitamente definiti femminili).

Harry Styles travestito da Dorothy del Mago Di OZ per il concerto del 31/10/202, da La Naciòn

Una carriera (anche) fashion

Dal legame con l’ex direttore creativo di Gucci, il cantautore ha anche dato vita nel 2022 a una particolare collezione: Gucci HA HA HA, le cui lettere riprendono le iniziali dei nomi dei due fondatori. Il brand ruota, da un punto di vista quasi infantile, attorno al concetto di gioco, come si può notare anche dalle foto stesse che sponsorizzano la collaborazione. Si tratta sicuramente di un ingresso molto importante nel mondo della moda, che potrebbe farci pensare a una futura carriera forse anche più significativa (specialmente considerando la predisposizione all’arte, intesa nei suoi più estesi significati, di Harry, che dal 2017 è infatti anche attore).

Il servizio fotografico di Gucci HA HA HA, da GQ

Come nasce un’icona?

Oltre al legame con la famosa maison, l’artista è noto nel mondo anche per gli stravaganti completi che è solito sfoggiare a premiazioni, eventi, red carpet e nei propri videoclip. Ma cosa lo rende davvero un’icona di stile? Basta indossare qualcosa che esca leggermente dall’ordinario per diventare un punto di riferimento fashion?
Con un’eleganza che sfiora la spavalderia, Harry Styles esalta la propria avvenenza con look vistosi e dal gusto retrò, osando nei colori, nelle grafiche, nei tessuti e negli accessori, giocando sulla sottile – sottilissima – linea che separa raffinatezza e audacia: «Il rosa è l’unico vero colore rock & roll» ha detto, citando il bassista dei Clash Paul Simonon.

Il look di Harry Styles durante l’esibizione con la collega Lizzo al Coachella festival del 2022, da HELLO!

Da lui, moltissimi personaggi famosi hanno successivamente preso ispirazione per il proprio guardaroba, specialmente per quanto l’anta riservata agli eventi mondani. Ciò che prima era avanguardista e senza precedenti è diventato, nel giro di breve, quasi comune e banale; e per questo oggi non siamo più stupiti nel vedere uomini famosi indossare camicette trasparenti o gonne corte. E si sa, presto o tardi ciò che vediamo su palchi, passerelle e pellicole entra a far parte della vita vera, quella che tutti possiamo toccare con mano. Soprattutto in una città come Milano – dove la moda e l’innovazione regnano sovrane – è facile incrociare lo sguardo di un ragazzo vestito, truccato o pettinato in un modo che, forse, solo cinque anni fa ci avrebbe fatto girare la testa per un double check, e che oggi invece si perde in una folla di persone che si sentono libere di esprimersi.

Alcuni dei più noti personaggi maschili di oggi indossano capi prettamente femminili, da Vogue

Immagine in evidenza: The Harvard Crimson

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