Nella giornata del 31 ottobre, in onore di Halloween, si è tenuta una diretta nonstop con Radio IULM dalle 14.00 alle 16.00, alla scoperta delle tradizioni e leggende che caratterizzano la festività in compagnia di alcuni ospiti.
L’inaugurazione del programma
Il programma è stato aperto alle ore 14 da Giorgia e Annalisa, le quali hanno trattato della nascita di Halloween. La festività trova origine nei celti, i quali hanno scelto il 31 ottobre come data perché simbolo della fine del raccolto e l’inizio de nuovo inverno.
Inizialmente la festività non aveva le caratteristiche che conosciamo oggi: per esempio si intagliavano le rape al posto delle zucche. Inoltre, non in tutti i Paesi la festività è sentita allo stesso modo. La nostra cultura si è impregnata di quella statunitense, quindi con travestimenti e feste, allo stesso tempo anche la Corea sta espandendo la festività come in America, nonostante là non sia una festa sentita. A differenza del Senegal, dove non avvengono i classici travestimenti che intendiamo noi, perché è usanza scambiarsi i ruoli dei due sessi.
Le testimonianze di altre città
Mariam, Letizia e Ginevra hanno intervistato, tramite collegamento, Federica, una ragazza che al momento sta svolgendo un Erasmus in Olanda e che ha l’opportunità di entrare a contatto i prima persona con una cultura differente dalla nostra. Federica ha raccontato che in Olanda non è usanza travestirsi per la città o addobbare le strade, ma che, se sentita, lo è da parte degli studenti universitari, i quali decorano l’università. Si trovano per guardare insieme film horror e per rendere più divertente la serata si travestono.
Le ragazze hanno successivamente avuto un secondo collegamento con Michelle, anch’ella in Erasmus ma a Londra. Michelle ha raccontato che lì la festività è molto sentita come negli Stati Uniti: con strade molto addobbate e travestimenti accentuati.
Intervista a Marina Montesano
Stella e Sevi hanno intervistato Marina Montesano, docente di storia medievale presso l’Università di Messina. La storica sostiene che al giorno d’oggi manca un interesse per il medioevo e che sia un tema poco approfondito.
Oggi vedo le streghe come una figura pop, ma non bisogna dimenticare le loro origini: nascono con una storia di sangue, la caccia alle streghe. Esiste tutt’ora un elemento drammatico ma si sta sviluppando verso un’immaginario romantico
Marina Montessano, durante il suo intervento in diretta con Radio IULM
Professor Moccagatta e il cinema horror
Penelope e Silvia hanno accolto in studio Rocco Moccagatta, docente di storia del cinema presso l’Università IULM. Insieme all’ospite, sono andate a trattare le origini e le caratteristiche del cinema horror, il quale affonda le proprie radici negli anni ’30 del 900, influenzato dall’espressionismo tedesco e dai romanzi gotici.
Il professore ha affermato che esistono due filoni di pensiero circa il genere horror: coloro che reputano essenziali gli effetti speciali per una buona riuscita, e chi invece dà maggior importanza all’effetto suspence.
Shining rappresenta il film più terrificante secondo alcuni e sicuramente rappresenta un prototipo per i film che sono stati creati successivamente. Rappresenta una pietra miliare, nonostante il regista non fosse di genere
Rocco Moccagatta, durante la diretta di oggi con Radio IULM
Il docente approfondisce la figura del regista di “Shining“, Stanley Kubrick, citando anche un altro suo film come “Full Metal Jacket“. Ad oggi, prosegue il professor Moccagatta, nonostante questi film siano diventate “pietre miliari”, l’utilizzo che si fa dei social media per trasformare scene di film in meme ha fatto sì che l’effetto sorpresa venga ormai disinnescato. Moccagatta ci ha tenuto a consigliare dei film da non perdersi a tema Halloween: “The Thing” (1982) di John Carpenter e “The Substance” (2024) di Coralie Fargeat (analizzato qui, nell’articolo dedicato di Francesca Corbo).
Le colonne sonore della festività
Celeste, Anastasia e Alessandro hanno trattato delle musiche a tema Halloween, raccontando che un tempo venivano utilizzate per scacciare gli spiriti maligni.
Ad oggi la canzone simbolo della festività è “Thriller” (1982) di Michael Jackson, inconfondibile per la coreografia “zombie“. Il videoclip aveva fatto scalpore a suo tempo, sia per la durata (di ben 13 minuti), sia per il budget impiegato per la realizzazione: se al tempo il costo di un videoclip si aggirava intorno ai 30 mila dollari, per realizzare quello iconico di “Thriller” ne sono serviti più di 500 mila. Il videoclip è stato girato in soli 5 giorni in un cortile di Los Angeles, luogo al tempo conteso tra baby gang e polizia.
Un altro brano che cattura l’essenza di Halloween è “Monster Mash” (1962) di Bobby Pickett, colonna sonora del film “Ghostbusters“. La canzone ha ottenuto una nomination agli Oscar di Ray Parker Junior.
Stefano Zurlo e cronaca nera
Arianna e Iris, in collegamento con il professore Stefano Zurlo, giornalista e inviato del quotidiano Il Giornale, hanno condiviso con il pubblico di ascoltatori il profondo legame tra Halloween e la cronaca nera.
Parlare di cronaca nera non vuol dire curiosare in forma prodigiosa, ma raccontare un pezzo della nostra città e della nostra storia, per permettere a noi stessi di guardarci allo specchio per comprendere dove viviamo
Stefano Zurlo, alla domanda su cosa ne pensi della cronaca nera
Di cronaca nera si può parlare di più casi, come il delitto di Avetrana, la storia di una famiglia divisa da un segreto; oppure il delitto di Perugia che divise la stampa anglosassone colpevolista dalla stampa americana innocentista.
Il professor Zurlo sostiene che il modo in cui oggi si tratta la morte tramite Halloween sembra essere diventato uno scherzo collettivo. In un’epoca dove tutto è fluido, non c’è più distinzione tra realtà e fantasia: infatti spesso molti delitti commessi sembrano avere un movente insignificante.
Se potessi trovare la verità di un fatto di cronaca sceglierei quella sul “Mostro di Firenze”, un caso durato dal 1968 al 1985 e che tutt’ora tiene le indagini aperte
Stefano Zurlo, in risposta alla domanda su quale caso di cronaca nera sceglierebbe se volesse trovarne la verità dietro
Alla scoperta di ricette con lo Chef Marco Meschini
Iris e Arianna hanno intervistato, in collegamento, lo chef Marco Meschini, per scoprire quali piatti è di usanza preparare durante la notte di Halloween.
Lo chef ha proposto una ricetta semplice da realizzare, “le zucchette”, delle patatine perfette per un aperitivo, realizzate con la zucca lasciando la parte interna morbida e la parte esterna croccante, cuocendole in forno oppure in friggitrice ad aria. “In una giornata come oggi la verdura regina è la zucca”, dice Meschini, “sia perchè è stagione sia perchè è Halloween; si lega molto bene con il guanciale oppure con lo speck“.
Lo chef ha raccontato poi che, con l’avvento dei social media, la sua carriera è cambiata. Ha iniziato a lavorare da molto giovane, a 13 anni, in ristoranti dai ritmi molto ferrei. La notorietà che gli è stata data sulle varie piattaforme gli ha permesso di mettersi in proprio e di avere orari più flessibili.
Stefano Nazzi e il podcasting
Mariam e Silvia, il collegamento con il giornalista Stefano Nazzi, hanno trattato del podcast del Post “Indagini“, di cui Nazzi è autore e narratore.
Siamo interessati a determinate storie perchè ci interessa sapere cosa succede alle persone della nostra comunità, certe storie ci spaventano ma cerchiamo di capirle per contestualizzarle e avere meno paura
Stefano Nazzi, in risposta alla domanda sul motivo del successo di “Indagini” come podcast
Nazzi non solo registra podcast, ma ha iniziato anche ad avere incontri live. Il giornalista sostiene che in live sia più emozionante raccontare di cronaca, perché si ha la possibilità di creare una connessione con le persone che ascoltano, realizzando una sensazione di racconto collettivo. Essere in studio a registrare un podcast risulta sia più comodo, dice Nazzi, perchè si possono correggere eventuali errori e c’è meno pressione.
Leggende e simbologia di Halloween
Stella e Carola ci raccontano che la leggenda più nota, soprattutto ai bambini, è quella di Jack O’ Lantern, un fabbro irlandese che riuscì a ingannare il diavolo, per questo fu condannato a non vedere niente e vagare per l’eternità con una rapa e una candela. Tra le figure delle leggende di Halloween spicca la Dama Bianca, il fantasma di una donna vestita di bianco che vaga di notte entrando nei corpi umani. Infine, la leggenda del Cavaliere senza testa narra di un soldato fantasma che nella notte vaga alla ricerca della sua testa.
Simbolo della festività è la figura della strega, che rappresenta anche il costume più utilizzato. La strega è associata ai “riti Sabba”, dove venivano eseguite delle azioni che le collegavano all’aldilà. Per questo associate alla sfortuna, come al gatto nero, secondo le leggende il loro famiglio, cioè un animale che le proteggeva e nelle quali potevano anche reincarnarsi.
La scatola delle paure segrete
Nel corso della puntata, e come conclusione, sono state lette le paure più profonde degli studenti IULM, appuntate su bigliettini raccolti in una scatola. Le più ricorrenti sono state: animali e insetti, incertezze, futuro e morte.
Riascolta la diretta speciale di oggi!
Immagine in evidenza di Ludovica Girelli
1 Commento
Anonimo
Bravissima 👏