Nuovi volti, un grande rientro e un evento che ha già segnato la storia. Ecco cosa è successo nelle prime notti della nuova stagione NBA.
Si comincia! Ed è già storia
Nella notte del 23 e il 24 ottobre si è aperto il sipario per una nuova ed entusiasmante stagione NBA. Sul finire del secondo quarto della primissima partita tra Los Angeles Lakers e Minnesota Timberwolves, però, è successo un fatto che ha riscritto la storia della lega di basket più famosa del mondo. Per la prima volta, infatti, abbiamo potuto vedere un padre giocare insieme al proprio figlio sul parquet di un palazzetto americano.
Sto parlando, ovviamente, di “Sua maestà” “The King“, LeBron James (40 anni), assoluta leggenda del basket e fresco di un oro olimpico a Parigi, e di suo figlio Bronny (20 anni) che inizia quest’anno quello che viene definito il “rookie year“, il primo anno nella lega.
Prima che J.J. Redick, l’attuale allenatore dei giallo-viola, decidesse di mandarli in campo assieme, tutte le telecamere e gli occhi della gente presente quella sera alla Crypto.com Arena erano puntati sui due giocatori, con LeBron che, vestendo i panni di padre per qualche secondo, riferisce al suo ragazzo queste parole:
Sei pronto? Hai visto l’intensità che c’è in campo, vero? Non pensare agli errori, dà tutto quello che hai
LeBron James al figlio Bronny, in una conversazione catturata dalle telecamere della TNT (fonte La Gazzetta dello Sport)
Con questo consiglio inizia la stagione di un ragazzo perennemente oscurato dall’ombra del padre e coperto da una montagna di aspettative, che speriamo Bronny riesca a gestire e ribaltare.
Nuovi volti in NBA, chi è da tenere d’occhio?
Come ogni anno, al draft si presentano tanti giocatori pieni di ambizioni. Chi si inserirà bene sin da subito e chi avrà bisogno di qualche anno per consacrarsi, questo non si sa. Quello che è certo è che sono sempre molto alte le aspettative nei confronti di quei ragazzi che vengono scelti alle prime posizioni. Sono loro, infatti, quelli di cui vi voglio parlare.
Sono tre in particolare: Zaccharie Risacher, Alex Sarr e Zach Edey. I primi due francesi, il terzo canadese. Ciò che sorprende è il fatto che per il secondo anno di fila non sia stato selezionato un ragazzo americano come prima scelta. Ma capiamo un po’ meglio chi sono questi tre ragazzi.
Zaccharie Risacher ha 19 anni, è alto 2,06 metri ed è stato selezionato come prima scelta al draft dagli Atlanta Hawks. Ha esordito la scorsa notte registrando a referto 7 punti in 20 minuti. Alex Sarr, anch’egli ancora un teenager, è alto 2,13 metri e se lo sono aggiudicato i Washington Wizards come seconda scelta. Per lui un esordio difficile, invece, contro i Boston Celtics, campioni in carica, dove ha messo a segno un solo canestro. Ha tuttavia contribuito in difesa, conquistando 5 rimbalzi. Infine, Zach Edey ha 22 anni ed è un “gigante” di 2,24 metri. Scelto alla nona posizione dai Memphis Grizzlies, ha contribuito alla vittoria della sua squadra con 5 punti e 5 rimbalzi.
Il loro primo approccio in NBA non è stato troppo entusiasmante, ma voi teneteli d’occhio.
L’attesa è finita! Finalmente lo rivediamo in campo
Le prime notti di NBA rappresentano anche la fine di lunghe attese, non solo per i tifosi che vedono, finalmente, ritornare in campo i propri idoli, ma anche per giocatori come Lonzo Ball che non poteva giocare a causa dei suoi infortuni.
Lonzo Ball, infatti, ha registrato il record NBA per giorni da infortunato, ben 1006. Dal gennaio 2022 non ha toccato il suolo di un parquet. Dopo due stagioni intere, quattro interventi al ginocchio e vari percorsi riabilitativi non solo per il fisico, ma anche mentali, Lonzo è tornato a giocare con i suoi Chicago Bulls e con il sorriso stampato in faccia ed è tutto quello che conta.
Immagine in evidenza: Nba.com