Nell’ultimo periodo, il vintage ha conquistato nel panorama stilistico un posto di rilievo rivoluzionando quella che è la moda di oggi. Questo ritorno al passato rappresenta una riposta al mondo del fast fashion e all’assenza di personalità nel vestire. In questo articolo, approfondiremo l’influenza del vintage sulla moda attuale, analizzando nello specifico come pezzi unici e l’utilizzo dell’usato possano arricchire il proprio guardaroba.

L’Influenza sul consumismo

Se si pensa a ciò che è di tendenza, si pensa a vestiti nuovi, appena comprati, sartoriali, visti nelle ultime sfilate o durante le fashion week in giro per il mondo, in attesa delle ultime uscite che andranno in voga e che influenzeranno il mercato.  Straordinariamente, non è più così: più gli abiti o le giacche sono vissute e più ora tornano alla moda. Tornano i vestiti della nonna, i cappelli di nonno, i blazer di papà o i maglioni di mamma. E alla domanda “Ma dove l’hai preso?” La risposta più frequente è ora “Me l’ha dato mia mamma, oppure l’ho preso dall’armadio di mio papà”. Così i nostri pezzi più cool sono letteralmente riciclati dall’armadio dei nostri genitori.

Questa tendenza colpisce perché essendo al giorno d’oggi figli del consumismo più sfrenato, siamo abituati a vedere gli “Haul” sui social dai nostri creator preferiti oppure i “Get ready with me”, dove vengono mostrati solo abiti e accessori nuovi, appena comprati o di una nuova collezione appena uscita. Ciò invoglia a comprare vestiti nuovi, fare ordini online e contribuire al consumismo, ma grazie al vintage le cose stanno cambiando. 

Il ritorno di abiti storici

Il bello di questo ritorno al vintage è che anche nelle passerelle di alta moda tornano i pezzi d’archivio che hanno fatto un pezzo di storia della moda magari 20-50 anni prima, ma che oggi fanno la differenza. L’apice di questo trend l’abbiamo visto al Met Gala del 2022 con Kim Kardashian che indossò il vestito che Marilyn Monroe sfoggiò al compleanno di John F. Kennedy nel 1962. L’Influencer decise di acquistare un pezzo d’archivio storico e ciò creò intorno a lei un grandissimo polverone a livello mediatico. 

Ciclicamente ciò che è “fuori moda” torna alla moda. 

Il ritorno degli anni ’80, i mini dress e gli anni ’70, i jeans a vita bassa e gli anni 2000. Tutti periodi che sono considerati passati ma che tornano e influenzano il mercato della moda e soprattutto le tendenze della generazione Z. Trend che vengono considerati dapprima passati o fuori moda diventano un “Must-have” nel proprio armadio e si torna a riutilizzare abiti che magari stavamo per buttare via. L’esempio più eclatante sono i jeans a vita bassa che fino a 5 anni fa erano considerati out e che ora vengono indossati in tutti i lavaggi e modelli. Quindi un consiglio è non buttare mai nulla, perchè tutto torna.

Grazie Vintage

Ultimamente, grazie alla tendenza del vintage, a comandare il mercato dei trend sono i mercatini dell’usato le ultime domeniche del mese, i negozi di abbigliamento che vendono di seconda mano o i mercati itineranti in giro per le città ove si trovano davvero dei pezzi d’abbigliamento firmati a pochissimo prezzo. I creator da mostrare abiti nuovi diventano delle guide nelle grandi città, alla ricerca dei mercatini più vintage che possano regalare delle chicche da sfoggiare nel prossimo outfit. 

Questo ritorno all’attenzione per la sostenibilità e all’utilizzo di vestiti usati sono sintomo di una società stanca di spendere cifre esorbitanti per vestirsi bene, è il frutto di un escamotage delle ultime generazioni che hanno capito di poter essere alla moda anche con abiti già usati. Stufi del fast fashion e dei prodotti omologati, le ultime generazioni decidono di usare pezzi unici e vintage per farsi riconoscere e per rendere il proprio stile unico. “Favoreggiando” anche il fai da te soprattutto sugli accessori che possono trasformare un outfit basic in un outfit alla moda. 

La moda è Vintage e tutti non potremmo che esserne più felici. 

_{Immagine in evidenza: Il Baule del Vintage}