La Spagna ha portato a casa la vittoria contro l’Inghilterra. Ieri sera la finale di EURO2024 si è conclusa 2-1, decisivo il gol di Oyarzabal.
Spagna, una vittoria meritata
La Spagna è campione d’Europa per la quarta volta, a pieno titolo, e questa volta soprattutto grazie a un mix di esperienza e innovazione. Già nel primo tempo della finale di ieri sera, la Spagna ha mostrato sicurezza nel proprio palleggio, chiudendo gli Inglesi nella propria metà campo, e non lasciando loro spazio per le ripartenze.
Il cambiamento decisivo è avvenuto nel secondo tempo. Nonostante la preoccupante assenza di Rodri, il centrocampista del Manchester City, a causa di un infortunio subito in seguito a un contrasto con il compagno Laporte, la Spagna è scesa in campo più aggressiva. Infatti, Nico Williams ha sbloccato subito il risultato, sfruttando un assist perfetto del giovane fuoriclasse Lamine Yamal, servito da Carvajal. Dato l’alto ritmo della Roja, il ct dell’Inghilterra, Southgate, al 70’ ha sostituito Mainoo con Palmer, che solo tre minuti dopo ha portato la squadra al pareggio. L’operazione decisiva in realtà è stata quella precedente del ct spagnolo De la Fuente, quando ha deciso di togliere Morata per far entrare Oyarzabal, una scelta inizialmente discussa e criticata. Ma è stata proprio la bandiera della Real Sociedad a sigillare la partita all’86’. Cucurella ha ricevuto palla da Oyarzabal, l’ha rimessa in mezzo, e poi lo stesso Oyarazabal ha battuto Pickford in scivolata. Gli ultimi minuti sono stati intensi, con l’Inghilterra che ha tentato disperatamente il gol del pareggio. Tuttavia, la difesa spagnola ha tenuto duro, assicurandosi la vittoria finale.
Le Stelle Emergenti che hanno brillato a EURO 2024
Il torneo europeo ha confermato la bravura delle nuove stelle del calcio, e a far parlare di sé è stato soprattutto Lamine Yamal. A 17 anni appena compiuti è già considerato un giovane fuoriclasse, grazie alla sua “ingenua” ma spettacolare carriera costellata di record. L’ultimo tra questi è il titolo di più giovane marcatore nella competizione continentale, ottenuto grazie al gol impressionante segnato durante la semifinale contro la Francia.
Se l’attenzione si è concentrata tutta su di lui durante la semifinale, ieri sera la scena è stata in parte rubata da Nico Williams, un’altra giovane promessa della Spagna, classe 2002. Williams ha segnato il primo gol della finale continuando poi con una prestazione eccezionale per tutta la sua partita. Determinazione, talento e umiltà sono gli ingredienti che hanno portato Lamine Yamal e Nico Williams a raggiungere questi traguardi, destinati a lasciare un segno indelebile nella storia del calcio.
Dal deserto alle case popolari di Pamplona per un futuro migliore
Come spesso accade, dietro un talento si nasconde una storia difficile, è il caso di Nico Williams. Quando Nico Williams parla della sua famiglia abbassa la testa e gli occhi diventano lucidi. È emozionato e riconoscente alla sua famiglia per avergli donato la possibilità di realizzare i suoi sogni e un futuro migliore, sicuramente diverso da quello che sarebbe potuto essere se solo i suoi genitori non avessero attraversato il Sahara. La madre lasciò l’Africa insieme al marito con l’obiettivo di raggiungere l’Inghilterra, ma furono arrestati proprio sul punto di oltrepassare la frontiera. Per evitare la deportazione, i due si dichiararono rifugiati, affermando di essere scappati dalla guerra in Liberia, così da ottenere asilo politico. Grazie all’aiuto di un prete cattolico di Bilbao e di un avvocato, la coppia ottenne una dimora fissa tra le case popolari di Pamplona, da lì, diedero inizio a una nuova vita. Williams ricorda le storie di sua madre, dei lunghi viaggi durante i quali dovevano seppellire i cadaveri e continuare a camminare a piedi scalzi sulla sabbia, sotto i 40-50oC del deserto.
Quei ricordi sembrano ora così lontani, sopratutto dopo che ieri Nico Williams è stato nominato Player of the Match della finale di EURO 2024. Tuttavia, quegli stessi ricordi gli hanno dato la determinazione necessaria per raggiungere i traguardi attuali e quelli che sicuramente raggiungerà in futuro.
Marcella Valletta
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