ORIGIN of SIMPLICITY. 20 Visions of Japanese Design è il titolo della mostra inaugurata il 23 marzo all’ADI Design Museum di Milano. Il progetto indaga sul legame tra il design e l’artigianalità per comprendere le origini della semplicità.
Leggi tutto: Origin of Simplicity: dal Giappone a MilanoLa semplicità
L’arte, l’artigianato e il design giapponese sono sempre riconoscibili, anche ad un occhio inesperto, per il carattere semplice ed essenziale. L’arte giapponese aderisce alle linee e alle forme della natura adottando i principi di diverse teorie filosofiche in opposizione alla razionalità occidentale: dal buddhismo zen al pensiero animista shintoista. Le qualità progettuali di questo opere sono l’essenzialità delle forme, la povertà dei materiali, l’aderenza alle imperfezioni della natura e la cura dei dettagli.
Sono molti i significati che si possono attribuire al concetto di semplicità. È declinabile come il vuoto (ku) che si esprime nel design e nell’artigianato con la valorizzazione di materiali naturali poveri (wabi). Elementi asimmetrici, imperfetti e non definiti, soggetti alla degradazione per il passare del tempo e all’usura (sabi) che ne aggiunge un significato più profondo.
La mostra
I pezzi iconici di design giapponese selezionati si propongono di sottolineare l’equilibrio sottile tra materia, natura, uomo e artificio. Curatrice di questo progetto inedito, Rossella Menegazzo è un’esperta e docente di Storia dell’arte e cultura giapponese all’Università degli Studi di Milano. Il percorso espositivo è estremamente fluido ed è concepito come una foresta orientale in cui il visitatore possa passeggiare (rigorosamente a piedi scalzi!). Gli oggetti sono così raggruppati attorno a 20 “alberi”, che sintetizzano le parole-chiave del design giapponese, nel rispetto di una qualità che li accomuni, anche se apparentemente diversi. L’allestimento è stato realizzato da Kenya Hara, designer e curatore di fama mondiale, nonché art director di Muji.
ADI Design Museum
Il museo che ospita la mostra ORIGIN of SIMPLICITY è un luogo simbolo per il design made in Italy. L’ADI Design Museum espone, dal maggio del 2021, la collezione permanente di tutti gli oggetti vincitori del rinomato Premio Compasso d’oro: il più alto riconoscimento a livello internazionale per il disegno industriale. Il Premio venne istituito nel 1954 per volere di Gio Ponti in collaborazione con La Rinascente per celebrare i progetti più meritevoli di interesse e di studio, al di là dell’uso concreto attribuito all’oggetto.
Il museo è concepito come un archivio aperto in continua evoluzione, uno spazio fluido in cui il visitatore possa vagare liberamente senza un percorso prestabilito. L’oggetto diventa protagonista ma è anche incorniciato da elementi che lo contestualizzano storicamente e culturalmente: schizzi originali, campagne pubblicitarie, documenti e fotografie.
“Dal cucchiaio alla città“, dagli oggetti d’arredo alle macchine industriali, sono celebrati la creatività, il progetto e l’ingegno italiano. Dal 23 marzo al 9 giugno 2024 il museo ospita un viaggio nel design giapponese dagli anni Sessanta ad oggi con la mostra ORIGIN of SIMPLICITY. 20 Visions of Japanese Design.
Immagine in evidenza: ADI Design Museum