I conflitti in corso nella Striscia di Gaza e in Ucraina hanno lasciato un segno indelebile nella vita di milioni di persone, e tra coloro che affrontano le conseguenze più dirette si trovano i civili, in particolare donne e bambini. In un contesto di tensioni geopolitiche e scontri armati, questi si trovano a fronteggiare le sfide più dure causate dalla guerra.
Leggi tutto: Tra Gaza e Ucraina, i drammi della guerraLa situazione nella Striscia di Gaza
Dal 10 ottobre di quest’anno stiamo assistendo a una crisi umanitaria gravissima nella Striscia di Gaza, che coinvolge in particolare donne, bambini e anziani. Secondo l’ultimo rapporto dell’ONU, oltre 14.800 Palestinesi sono morti (di cui 6000 bambini), e più di 36.000 persone sono rimaste ferite. Più della metà della popolazione interna è sfollata. La maggior parte delle abitazioni sono distrutte o danneggiate. Molte scuole sono rase al suolo e gli studenti non hanno più accesso all’istruzione. La condizione in cui vivono i civili è drammatica: la mancanza di cibo, servizi igienici, acqua ed elettricità nel nord della Striscia è in costante aumento. Tali carenze portano a un tragico e inevitabile aumento del numero di morti, causato anche da numerose malattie. Non meno allarmante è la situazione degli ospedali: solo due sono attualmente operativi a Gaza City e nel nord. Ciò comporta una severa razionalizzazione di farmaci e scorte di sangue. Nel frattempo, almeno 26 bambini israeliani sono tenuti in ostaggio e solo recentemente ne sono stati rilasciati 4, insieme a 9 donne.
La situazione in Ucraina
I civili continuano a pagare un prezzo altissimo nella guerra in Ucraina, con quasi 10.000 morti (di cui oltre 560 bambini) e oltre 18.500 feriti dall’inizio dell’invasione da parte della Russia, risalente a febbraio del 2022. Secondo un rapporto dell’ONU, tuttavia, i numeri effettivi sono significativamente più alti. Gli attacchi missilistici russi contro le aree residenziali e le infrastrutture vitali in Ucraina continuano a seminare paura e distruzione in tutto il Paese, portando milioni di persone a vivere al di sotto della soglia di povertà. Nel frattempo, i civili nelle aree occupate dalla Russia subiscono torture, maltrattamenti, violenze sessuali e detenzioni arbitrarie. Sono documentati diversi casi di bambini ucraini trasferiti in altre regioni del territorio occupato dalla Russia o deportati nella Federazione Russa o in Bielorussia. Alcuni bambini che erano stati inviati ai campi estivi nella Federazione Russa nell’estate e nell’autunno 2022, con il presunto consenso dei genitori, non sono tornati dalle proprie famiglie allo scadere del periodo concordato.

Il bisogno di pace
In questo momento milioni di persone vivono nella paura di perdere quel poco che rimane, vanno a dormire senza sapere se si sveglieranno il mattino seguente e se rivedranno i propri cari, sono costrette a fuggire dalle loro case e a partire sotto le bombe, nella speranza di salvarsi. Milioni di figli hanno perso i propri genitori. Milioni di genitori hanno perso i propri figli. Bambini e adulti hanno visto la tristezza e il dolore riflessi negli occhi degli altri. La guerra ha sconvolto la vita di troppe persone, costrette a convivere con l’orribile eredità di perdite umane, distruzione fisica e danni psicologici per molti anni a venire. Tra gli orrori di queste guerre non bisogna dimenticare che, spesso su entrambi i lati del confine, ci sono persone che lavorano per raggiungere la pace, che sia tra Israeliani e Palestinesi o Ucraini e Russi.
Immagine in evidenza: Valigia blu