Il potere di una donna fotografata da un uomo

Percorrendo il corridoio circolare presso Le Gallerie d’Italia a Milano, ci si imbatte in quaranta fotografie in bianco e nero che colpiscono per il loro formato non indifferente. Si tratta della mostra fotografica realizzata da Max Vadukul e curata da Claudio Dell’Olio, intitolata “Through her eyes. Timeless strength”.

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La figura femminile

Max Vadukul è un fotografo britannico tra i più rinomati al mondo per l’universalità dei temi che emergono dai suoi scatti. Per questo progetto, l’artista ha deciso di immortalare la fragilità e, soprattutto, la forza della figura femminile.

Il soggetto immortalato da Vadukul è Ludmilla Voronkina Bozzetti, top model russa e protagonista delle più prestigiose riviste di moda. La modella è il solo punto focale della mostra e rappresenta l’unico elemento costante in tutti gli scatti: il “personaggio” da lei interpretato e i vestiti che indossa, infatti, sono sempre diversi. In questo modo, l’attenzione del fruitore si può concentrare unicamente sulla figura femminile.

Max Vadukul, da Gulf news

Bellezza, fascino ed espressività

Il tema chiave della mostra è il ruolo della donna in tutte le sue sfaccettature e diversità. Preparando la location dello shooting come un vero e proprio set cinematografico, Ludmilla Bozzetti, con la sua bellezza disarmante, riesce a interpretare diverse donne: la figlia, la moglie, l’amante, l’amica…

Tuttavia, la potenza di questa mostra fotografica non è data solamente dalla bellezza e dal fascino del soggetto qui immortalato. Ludmilla, grazie alla sua brillante espressività, è in grado di interpretare il ruolo di una donna dalle molteplici sfumature: indipendente, elegante, fiera e sicura di sé, che guarda dritto nell’obiettivo, ma anche arrabbiata, insicura e incerta sul suo futuro.

Mostra fotografica “Through her eyes“, da Tgcom24

Pluralità di soggetti

Non vi è nessuna descrizione al di sotto degli scatti: il fruitore è in grado quindi di costruire da sé una vera e propria trama attorno all’immagine. Contro chi sta urlando la donna? Cosa sta pensando? Di cosa va fiera? Perché sta ridendo? La dinamicità delle location, dei costumi, delle pettinature, dei dettagli, dei ruoli e delle espressioni è il fulcro centrale della mostra. La protagonista degli scatti, e più in generale la donna, è un insieme di infiniti mondi diversi. Allegra, fiera, sensuale, arrabbiata, pensierosa, incerta, fugace, insicura: tante emozioni, un unico corpo.

È la riflessione dentro di me che si riflette nella camera.

Ludmilla Bozzetti

Il surrealismo di Vadukul

Vadukul pone la donna al centro di un tema ancora più profondo e universale che ha caratterizzato il ventesimo secolo, in particolare nella letteratura, nell’arte e nella psicanalisi: la disgregazione dell’io. Ho trovato, ad esempio, una forte analogia fra gli scatti di Vadukul e i dipinti di Magritte, pittore belga surrealista. In particolare, nell’opera “La riproduzione vietata” di Magritte, emerge il pensiero secondo cui l’uomo non può identificarsi come singolo individuo, quindi come figura riflessa. Al contrario, come sosteneva Eraclito, l’essere umano è in continuo divenire ed è dotato di molteplici sfaccettature diverse. Ludmilla, guardandosi allo specchio, non vede un’unica immagine riflessa, ma tutti questi scatti e probabilmente ancora tanti altri, diversi tra loro. Nessuno può vedere la propria immagine riflessa ma solo un flusso continuo di “personaggi” che tutti noi ci troviamo a interpretare almeno una volta nel corso della nostra vita.

La Riproduzione Vietata, da Arteworld

Immagine in evidenza: Tgcom24

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