Alba de Céspedes: il confine tra letteratura e cinema

Scrittrice poliedrica e partigiana italiana, Alba de Céspedes fu una di quelle artiste che fanno tutto, facendolo meravigliosamente. Come è riuscita ad unire tutte queste arti nelle sue opere?

Leggi tutto: Alba de Céspedes: il confine tra letteratura e cinema

L’avvicinamento alle arti

Figlia dell’italiana Laura Bertini Alessandrini e dell’ambasciatore cubano Carlos Manuel de Céspedes y Quesada, Alba de Céspedes crebbe in una famiglia benestante e politicamente impegnata, poiché progressista e antifascista.

Scoprì molto presto la sua passione per la scrittura, iniziando il suo percorso con la pubblicazione di racconti brevi, per poi dedicarsi alla produzione di poesie, romanzi, sceneggiature cinematografiche e teatrali.

Il suo primo romanzo, Nessuno torna indietro, venne quasi censurato dal governo fascista, che ne chiese il ritiro. Alcune delle protagoniste, infatti, rappresentavano un’idea di “donna” diversa dall’immagine proposta e desiderata dal regime. Fortunatamente, la casa editrice Mondadori si rifiutò di ritirare il romanzo che, così, divenne un best seller nazionale.

Nel 1944 Alba fondò la rivista Mercurio, le cui prime pubblicazioni includevano Moravia, Hemingway, Vespignani e altri artisti e intellettuali di spessore. Questa esperienza le diede l’opportunità di conoscere le grandi menti letterarie del secolo (tra i tanti, anche Italo Calvino).

Foto ritratto di Alba de Céspedes, Fondazione Mondadori

Tra prosa e politica

Dal punto di vista letterario, Alba de Céspedes fu senza dubbio una delle protagoniste del Novecento, incentrando molta parte del suo percorso sull’impegno politico. In più occasioni dimostrò la sua qualità letteraria, dimostrando il vero valore dei suoi romanzi ai critici che tentavano di classificare la sua scrittura come banale letteratura rosa.

Il personaggio femminile è l’emblema di molte sue opere, tra cui Dalla parte di lei, in cui la protagonista riflette sulla sua infanzia fino a commettere un terribile omicidio.

A Milano, presso gli Archivi Riuniti delle Donne, sono custodite carte e documenti donati dalla scrittrice stessa. All’interno, si possono trovare lettere, appunti, traduzioni, manoscritti e fotografie che immortalano il leitmotiv delle sue opere.

Un’autrice a tutto tondo

Alba de Céspedes non si limitò solo alla prosa letteraria e ai suoi famosi romanzi (tra cui Il rimorso, La bambolona e Nel buio della notte). L’autrice, guidata dall’ambizione di diventare una scrittrice a 360 gradi, si occupò di poesia (ricordiamo la raccolta Chansons des filles de Mai), sceneggiatura cinematografica (come gli adattamenti per schermo di Nessuno torna indietro e La bambolona), e scrittura teatrale.

L’autrice vinse vari premi durante la sua carriera, tra cui il Premio Viareggio nel ‘39 (annullato successivamente per ordine di Mussolini, a causa dei precedenti politici antifascisti). Da non dimenticare è anche l’inserimento nell’ordine Félix Varela nel 1989 da parte della Repubblica Cubana, in riconoscimento della difesa della Rivoluzione e della sua attività di diffusione della cultura cubana.

Documentario di Elena Doni e Giancarlo Tomassetti, con intervista a Alba de Céspedes (1980)

Nel buio della notte

Il libro “parigino” descrive dettagliatamente, attraverso numerosi dialoghi e attente fotografie scenografiche, quella che era (e forse è tutt’ora) la società francese. Si tratta di un tipo di testo che riesce a far immedesimare qualsiasi abitante di una metropoli.

Parigi non è solo l’ambientazione del romanzo, ne è la protagonista. La città, accompagnata da una narrazione corale che rappresenta giovani donne, medici, alcoldipendenti e intellettuali, dona al lettore l’impronta veritiera della sua condizione negli anni del dopoguerra.

La prosa è una delle più sperimentali per l’autrice, un “continuum narrativo” che non ha niente da invidiare ad un piano sequenza cinematografico. Le scene che si intrecciano collegandosi l’una all’altra attraverso dialoghi, immagini e sogni.

Le tematiche sono numerose proprio come sono i punti di vista: si parla di alienazione, bisogno di rinnovamento, rivoluzione, amori persi, nuovi e abitudinari, solitudine, gelosia, speranza e pessimismo.

Fonte immagine in evidenza: https://www.sololibri.net/Alba-de-Cespedes-vita-e-opere-scrittrice.html

Autore

Lascia un commento