Cinque giorni tra cultura, letteratura, ospiti e scrittori da tutta Italia per la trentacinquesima edizione del Salone Internazionale del Libro a Torino. Dal 18 al 22 maggio 2023, il Lingotto Fiere si è trasformato in un’enorme ritrovo per amanti della lettura e non solo. Tra i tanti appassionati, all’appello presenti anche noi di Radio Iulm.
Io sono Marta Colazzo e assieme ad altre due ragazze, Giulia Aretano e Federica Carella, abbiamo avuto la possibilità di ascoltare e vedere a pochi passi da noi alcuni dei più importanti scrittori e autori del panorama letterario italiano al Salone Internazionale del Libro 2023.
La filiera del libro riunita sotto un unico tetto
Fin dal 1988, ogni anno a maggio, il Lingotto Fiere di Torino si trasforma e accoglie la prestigiosa fiera dell’editoria italiana. Case editrici, scrittori, librai, bibliotecari, agenti, illustratori, traduttori e tanti, tantissimi lettori. Giusto per darvi qualche dato: 115mila metri quadri espositivi, 573 stand, 215mila visitatori, 3.000 ospiti da ogni parte del mondo per un totale di 1.600 eventi.
Mi hai svegliato da un sogno così bello! E tu eri con me… ovunque, nel mondo dello Specchio.
Lewis Carroll – Alice nel Paese delle Meraviglie
Il motto di questa edizione, “Attraverso lo specchio“, è stato ispirato dalla citazione sopra riportata di Lewis Carroll, un omaggio all’autore e al suo sognante universo. Il motto vuole essere un invito a lettori e lettrici a saltare dentro nuovi mondi, sempre attenti al presente ma con la testa tra le pagine.
Il manifesto della 35esima edizione è invece l’illustrazione creata da Elisa Talentino, il racconto di un viaggio tra reale e fantastico, tra veglia e sogno. Una giovane ragazza varca il confine del tangibile e incontra il suo doppio in una dimensione fantastica: la soglia da varcare si trova in un prato, il quale poi si trasforma nel vestito indossato dal suo alter ego. L’immagine è un invito a lasciarsi attraversare dalla meraviglia che ci porta “dall’altra parte”, in mondi ancora sconosciuti. Il Salone sceglie inoltre di tornare ad accogliere un Paese straniero ospite, l’Albania, in perfetta congiunzione con la Regione italiana ospite, la Sardegna: Adriatico e Tirreno sono idealmente uniti nel nome della valorizzazione della cultura mediterranea.
Gli ospiti di #SalTo23
Sono stati tantissimi gli scrittori che sono intervenuti a Torino, a partire dall’inaugurazione della manifestazione con Svetlana Aleksievič, Premio Nobel per la Letteratura nel 2015 e dalla presenza nei giorni successivi del vincitore del Premio Pulitzer 2018 Andrew Sean Greer. Nella scena autoriale italiana, tra i tanti appuntamenti, ci sono stati l’incontro con Niccolò Ammaniti, autore di La vita intima, e il racconto della nascita della casa editrice indipendente Accento con Alessandro Cattelan (editore) e Matteo B. Bianchi (direttore editoriale).
Il docente Luciano Canfora ha presentato la sua ultima uscita ”Catilina. Una rivoluzione mancata”, un saggio su una delle figure politiche più controverse della storia antica. Lo storico Alessandro Barbero, oltre a presentare al Salone “Brick for stone”, ha tenuto anche una lectio incentrata sul Medioevo. Sono intervenuti alla manifestazione letteraria anche lo scrittore Roberto Saviano, così come Alessandro Baricco,Gianrico Carofiglio, Maurizio De Giovanni, Concita De Gregorio, Daniele Mencarelli, Marco Missiroli, Rosella Postorino e tanti altri.
Con Panini Comics e Licia Troisi si è parlato di come sia possibile fondere l’universo fantasy con quello disneyano. Un salto attraverso la quarta parete verso il Lingotto con Alessandro Borghi e Carlo Verdone in occasione della ripubblicazione della voce enciclopedica Treccani “Neorealismo Italiano” (scritta dal padre di Carlo, il critico cinematografico Mario Verdone). Incursione nell’universo dei podcast in collaborazione con Chora Media che ha visto Nicola Lagioia dialogare con il CEO e fondatore Mario Calabresi e le due voci iconiche del podcast Morgana, le autrici Michela Murgia e Chiara Tagliaferri con Storielibere.fm.
All’anno prossimo
Nicola Lagioia, direttore del Salone che passa il testimone ad Annalena Benini per l’edizione 2024, commenta così l’esperienza:
Se ripenso a quando sono stato chiamato sette anni fa ho l’impressione che mi avessero chiamato per andare a schiantarmi contro un muro, invece è stata un’esperienza galvanizzante. Ho imparato delle doti diplomatiche che non avevo. Se sei responsabile di un’istituzione devi rinunciare a un pizzico della tua libertà perché se c’è un conflitto tra il tuo pensiero e l’istituzione, se sei un bravo direttore devi salvaguardare il bene della istituzione. Quindi c’è un po’ di libertà guadagnata. La cosa che mi mancherà di più dalla sera del 22 maggio? Il rapporto con le persone con cui ho lavorato.
Appuntamento per il 2024, dal 9 al 13 maggio. Tenete libera l’agenda!
Immagine in evidenza: Il Fatto Quotidiano