Mi chiamo Viola Pulvirenti, faccio parte del CUT IULM e con gli altri ragazzi della compagnia dell’Università ho avuto la possibilità di vivere tre giorni a Siracusa pieni di stimoli, incontri e bellezza che proverò a raccontarvi!
Le premesse e la stagione teatrale INDA 2023
È in scena al Teatro Greco di Siracusa il 58° ciclo di rappresentazioni classiche a cura della fondazione INDA, che come ogni anno attira esperti ed appassionati di teatro confermandosi uno degli eventi culturali più interessanti della stagione. Quest’anno, a dare vita al palco del Teatro Greco, sono stati spettacoli molto significativi che seguono il tema di “Uomini e dei”. Per le tragedie vengono proposte il Prometeo Incatenato di Eschilo per la regia di Leo Muscato (con traduzione di Roberto Vecchioni) e la Medea di Euripide per la regia di Federico Tiezzi ( con traduzione di Massimo Fusilio). Per le commedie La Pace di Aristofane che debutta per la prima volta a Siracusa e viene diretta da Daniele Salvo, e solo in chiusura di stagione andrà in scena un’interessante proposta a cura di Giuliano Peparini dal titolo Ulisse-l’ultima Odissea.
Quest’anno anche la nostra Università è stata presente ed ha avuto la possibilità di assistere alle rappresentazione di Medea e del Prometeo Incatenato, partecipando attivamente mettendo in scena al teatro greco di Akrai lo spettacolo “Œdipo o il rischio della conoscenza”, liberamente tratto dall’Edipo di Seneca per la regia di Lara Franceschetti con la collaborazione di Giovanni Moreddu.
Dopo il successo della serata milanese IULM ON STAGE al Teatro Lirico-Giorgio Gaber, che aveva già visto il CUT protagonista con lo spettacolo “Antigone non ha paura”, liberamente tratto dall’Antigone di Sofocle e ancora per la regia di Lara Franceschetti e Giovanni Moreddu , una delegazione di 18 studenti è partita per partecipare al XXVII Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, la più importante rassegna di teatro dedicata alle future generazioni nel panorama nazionale e internazionale organizzata dalla fondazione INDA.
Crescere recitando, il teatro dei ragazzi
Uno degli aspetti più interessanti del nostro soggiorno a Siracusa è stata indubbiamente la condivisione dell’esperienza, prima all’interno del nostro stesso gruppo, tramite la compartecipazione in ansie e gioie collettive, e poi con i tantissimi ragazzi delle diverse scuole che abbiamo incontrato, con cui abbiamo potuto condividere le nostre stesse paure, aspirazioni e passioni.
La grande ricchezza di questo festival infatti è anche la funzione di scambio artistico che esso stesso rappresenta, permettendo di interfacciarsi con realtà più piccole o più grandi della propria in maniera completamente paritaria, spinti puramente della passione comune verso una personale ma univoca interpretazione di teatro. Davanti ai nostri occhi si sono susseguiti moltissimi spettacoli che hanno scandito le nostre giornate, regalandoci di ora in ora piccoli pezzi del bagaglio di vita di ogni attore in scena, che traspiravano da parole antiche risuonanti dalla bocca dei ragazzi in maniera così moderna.
Il Prometeo Incatenato di Muscato siamo noi
La ribellione, la centralità dell’essere umano e l’eroe che difende i più deboli dai più forti sacrificando la sua stessa vita: sono questi gli ingredienti che compongono la tragedia di Prometeo, testo forse spesso sottovalutato, ma sicuramente versatile per adattamenti moderni di vario genere. Prometeo è padre accudente, inventore e scultore dell’essere umano di cui, prima di tutti, ha scoperto le infinite debolezze. Muscato localizza lo spettacolo su una rupe distopica e simbolicamente fuori dal tempo, che ci conduce attraverso le due connotazioni che il regista affida a Prometeo, contemporaneamente genitore sacrificato e spettatore inerme di una modernissima ed imminente catastrofe ambientale.
La Medea di Tiezzi, il nome della madre
Medea di Euripide è forse con l’Edipo Re di Sofocle una delle tragedie più impresse nell’immaginario comune, che ha segnato inevitabilmente un prima ed un dopo nella storia del teatro antico come di quello moderno, influenzando poi letteratura, arte e psicologia. La Colchide per Tiezzi si contrappone all’ Atene dell’ apollineo e rappresenta il regno dell’inconscio, scenario di atti consapevoli ma incontrollabili che si manifestano in violenza carnale per i greci e Medea, in violenza di classe per la società borghese rappresentata dal numeroso coro, e in violenza neocapitalista per la nostra società moderna, incarnata nel personaggio di Giasone.
Saluti e nuove prospettive, tra passato e futuro
Arrivando alla conclusione di questo itinerario di storie ed opinioni, penso sia giusto ribadire ancora una volta la bellezza di queste iniziative che uniscono e fortificano legami veri ed autentici, andando oltre le canoniche regole delle relazioni sociali e che necessitano solo di sguardi, occhi ed intenzione. La funzione sociale del teatro è comunemente riconosciuta e si conferma oggi in maniera particolare, rappresentando una valvola di sfogo per la quotidianità e donando la sensazione di vivere migliaia di vite nella propria. Il teatro, per molti, è terapia fondamentale, ed è anche per questo che rinnoviamo l’augurio per una crescita esponenziale del progetto CUT, sperando che questo sia stato solo un meraviglioso inizio. Alla prossima stagione!
Per informazioni su IULM ON STAGE: IULM ONSTAGE, quando all’università si sperimenta il teatro
Per informazioni su Fondazione INDA: INDA | Istituto Nazionale Dramma Antico | Fondazione ONLUS | Siracusa – Spettacoli classici e attività culturali (indafondazione.org)