Dal 23 febbraio 2023 il film di genere commedia Romantiche sarà presente in tutte le sale. Rappresenta l’esordio da regista della giovane attrice Pilar Fogliati che lo ha scritto insieme a Giovanni Veronesi e Giovanni Nasta.
Trama e cast
La trama gira attorno a quattro episodi con rispettivamente quattro diverse protagoniste. Abbiamo in primis la palermitana Eugenia Praticò, la quale aspira a diventare una sceneggiatrice (ma a quale prezzo?). In seguito osserviamo la vita dell’aristocratica e ingenua Uvetta Budini, che si affaccia al mondo lavorativo, e quella della quasi-maritata Michela Trezza che vive nel suo paesino di provincia. Infine, c’è la pariolina, autoritaria e maniaca del controllo Tazia De Tiberis.
C’è un filo logico che accomuna queste ragazze, tutte e quattro interpretate da Pilar Fogliati, ovvero le insicurezze e i pensieri rivelati alla psicanalista. La psicanalista è interpretata da Barbora Bobulova.
La colonna sonora è opera di Claudia Lagona, in arte Levante, la quale nel film interpreta sé stessa nel primo episodio.
Il film ha una durata di 108 minuti ed è distribuito da Vision Distribution.
Romantiche è dedicato a tutte quelle ragazze che, indipendentemente da provenienza o aspirazioni, vogliono farsi largo nel mondo. Per farlo devono combattere paure e insicurezze che le affliggono nel quotidiano.
Stereotipi e tabù
“Con questo film voglio dimostrare che anche noi Millennial andiamo dallo psicologo”, dichiara la regista durante la prima presentazione del film all’Anteo Citylife a Milano. La regista in quest’occasione, elegantemente vestita con un cappotto in pelle e un paio di décolleté, ha voluto ribadire i messaggi che il suo film vuole trasmettere.
Pertanto decide di mostrare senza filtri quanto la nostra società sia accecata dagli stereotipi e dai dettami dei tabù. Questo a partire dalle caratteristiche dei personaggi, come la ragazza aristocratica che non si pensa sappia lavorare. Rilevante e persistente oggi è inoltre il tabù dell’”andare dallo psicologo”.
Abbigliamento e habitus
In questo film è interessante notare quanto l’abbigliamento e soprattutto l’habitus (= atteggiamento) diano quel tratto distintivo ed eccessivamente stereotipato ai personaggi. I personaggi in questione, pur essendo interpretati dalla stessa attrice, si distinguono molto per modi e mise.
L’abbigliamento, fin dagli esordi del cinema, riveste un ruolo fondamentale nei film con il fine di esprimere tutta l’essenza del personaggio.
Eugenia, Uvetta, Michela e Tazia fanno immedesimare tante ragazze, rassicurandole che un giorno un posto nel mondo lo troveranno.