FACCIAMO IL PUNTO: Le news della settimana

Il Blog di Radio IULM vi propone ogni sabato una rassegna di alcune delle notizie più rilevanti della settimana. Attraverso un viaggio che si snoda in tutto il mondo ripercorriamo assieme i fatti che hanno occupato le pagine delle principali testate giornalistiche.

Ruby Ter: assolto Berlusconi

Silvio Berlusconi – EFE

Dopo sei anni e due sentenze di assoluzione, Silvio Berlusconi viene scagionato dalle accuse a lui mosse nel processo Ruby Ter. In questo processo erano coinvolte decine di indagati con accuse che spaziano dalla falsa testimonianza alla corruzione di atti giudiziari, basate sull’ipotesi che il Cavaliere avesse indotto i testimoni dei processi precedenti (Ruby e Ruby bis) a testimoniare il falso offrendo loro ingenti somme di denaro. Il presidente del tribunale di Milano, Fabio Roia, ha spiegato come l’assoluzione dell’ex premier sia da imputare ad un cavillo legale. Il tribunale ha infatti deliberato che le cosiddette “Olgettine” (ovvero le ragazze coinvolte nelle feste a sfondo sessuale della residenza di Arcore) non avrebbero dovuto essere perseguite per falsa testimonianza in quanto erano in realtà indagate di reati connessi ai due processi precedenti. 

Per approfondire:

Parlamento spagnolo: via libera a ley trans, congedo mestruale e riforma dell’aborto libero

Dopo due anni da quando il Ministero delle Pari Opportunità, con a capo Irene Montero, ha presentato una prima bozza del disegno di legge, arriva finalmente in Spagna la ley trans. Questo giovedì il Congresso dei Deputati ha infatti approvato in via definitiva la legge che consentirà di chiedere la modifica del proprio sesso all’anagrafe a partire dai 16 anni. A differenza di prima, questo potrà avvenire senza autorizzazioni giudiziarie o certificati medici che attestino la disforia di genere. Non saranno più necessari neppure i due anni di trattamento ormonale precedentemente richiesti. Il diritto sarà estendibile anche a 14enni e 15enni se supportati da un genitore e ad adolescenti dai 12 ai 14 anni previa autorizzazione del giudice. La legge proibisce inoltre le terapie di conversione e presenta misure contro l’omofobia in ambito sanitario, educativo e lavorativo.

La ministra Irene Montero (al centro) festeggia con degli attivisti LGBT+ l’approvazione della legge sulla transizione di genere – Susana Vera, Reuters

Passa anche la riforma sull’interruzione volontaria di gravidanza che consentirà alle ragazze a partire dai 16 anni di abortire senza l’assenso dei genitori o di chi ne fa le veci. Questa seconda legge introduce inoltre il congedo mestruale, il quale sarà ottenibile presentando un certificato medico che attesti la presenza di dolori mestruali invalidanti e che sarà integralmente coperto dallo Stato. Si tratta del primo caso in un Paese europeo.

Per approfondire:

La commissione europea condanna il reddito di cittadinanza e l’assegno unico per i figli a carico  

La Commissione Europea ha aperto una procedura di infrazione contro l’Italia a causa della discriminazione del reddito di cittadinanza nei confronti degli altri lavoratori dell’Unione Europea. Il requisito dei 10 anni di residenza necessario per accedere al RDC viola infatti il diritto dell’UE in materia di diritti di cittadini e residenti, libera circolazione dei lavoratori e protezione internazionale. Il governo italiano ha due mesi di tempo per rispondere alle preoccupazioni sollevate dalla Commissione Europea, al termine dei quali rischierà di andare incontro a sanzioni. 

Alla stessa sorte è destinato l’assegno unico per i figli a carico, introdotto nel 2022, dal momento che prevede una residenza di almeno due anni in Italia e che coloro che lo percepiscono condividano la residenza coi figli.

Il requisito della residenza di 10 anni si qualifica come discriminazione indiretta in quanto è più probabile che i cittadini non italiani non soddisfino questo criterio.

Inoltre, il regime italiano di reddito minimo discrimina direttamente i beneficiari di protezione internazionale, che non possono godere di tale beneficio, in violazione della direttiva 2011/95/UE.

Infine, il requisito della residenza potrebbe impedire agli italiani di trasferirsi per lavoro fuori dal Paese, in quanto non avrebbero diritto al reddito minimo al rientro in Italia

Commissione Europea

Per approfondire:

Elezioni regionali Lazio e Lombardia: supremazia del centrodestra

I risultati delle elezioni regionali in Lazio e Lombardia parlano chiaro: il governo Meloni ha superato brillantemente il primo test alle urne. Il centrodestra ha infatti riscosso una vittoria schiacciante nelle due regioni chiave. Il governatore uscente Attilio Fontana si conferma in Lombardia con il 54,7%, mentre l’ex presidente della Croce Rossa Francesco Rocca si afferma in Lazio col 53,88% strappando il testimone alla sinistra.

Una grande emozione e soddisfazione. È stata una corsa breve ma molto intensa. Insieme a questa soddisfazione prevale il senso di responsabilità per risollevare una sanità che mortifica la dignità dei cittadini.

Francesco Rocca

I candidati del centrosinistra si attestano sotto al 40%: Pierfrancesco Majorino arriva al 33,9% in Lombardia, mentre Alessio D’Amato raggiunge in Lazio il 33,5%. Preoccupante tuttavia l’affluenza alle urne in picchiata, dato che lancia un campanello d’allarme difficile da ignorare.

Quando i cittadini non vanno a votare è un dato preoccupante. Si era già votato a settembre, non tutti stanno dietro alla politica come i parlamentari o i giornalisti. Forse bisognerebbe concentrare le date elettorali.

Maurizio Gasparri

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