La filosofia di A24

A24: da Spring Breakers a Everything Everywhere All At Once, uno sguardo su cosa si cela dietro gli ingranaggi delle macchine da presa della casa di produzione.

L’autostrada più famosa del mondo della produzione

La A24 è una casa di distribuzione e produzione cinematografica e televisiva indipendente statunitense le cui radici hanno origine nel 2012, a New York, grazie al direttore alla fotografia Daniel Katz e ai produttori David Fenkel e John Hodges (quest’ultimo, però, ha abbandonato il progetto nel 2018).

L’idea per il nome della casa di produzione è frutto della mente di Daniel Katz, suggestionato durante un suo viaggio in Italia, più precisamente sull’autostrada Roma – Teramo, proprio l’A24.

Tutto inizia ufficialmente nel 2013 con l’uscita di Spring Breakers – Una vacanza da sballo, che vanta nel cast personaggi come Selena Gomez, Vanessa Hudens e James Franco. Da quel momento la macchina di produzione non ha smesso di portare successi nelle sale. Alcuni dei film più famosi e conosciuti sono Ex Machina, The Lobster, Lady Bird, The Florida Project, Midsommar e The Lighthouse.

E ancora, Marcel the shell, il quale, oltre ad aver ricevuto il Saturn Award come miglior film d’animazione, ha ottenuto candidature anche per Oscar, BAFTA, Critics’ Choice Awards e Golden Globe, e Everything Everywhere All At Once, con i suoi due Golden Globe per Migliore attrice in un film commedia o musicale e Miglior attore non protagonista, insieme a una molteplicità di candidature per Oscar, BAFTA e altri prestigiosi premi.

Proprio grazie a questi risultati, il tomato score di A24 è del 87%, la media più alta raggiunta da qualsiasi casa di produzione cinematorafica a lavoro attualmente.

Gli ingredienti del successo

Cosa rende questa casa di produzione e distribuzione così diversa dalle altre? La loro filosofia. La casa non vuole influenzare e cambiare le idee dei creativi cinematografici, ma vuole investire in esse: il fattore principale è l’autenticità, quindi ogni creativo è invitato a seguire le proprie idee uniche, possibilmente ispirate ad esperienze personali. A24 rappresenta idee e gruppi che non sono solitamente rappresentati sul grande schermo, fidandosi ciecamente del regista, il quale opera per passione, e non per profitto.

Per distanziarsi dalla tragica fine di ogni start-up indipendente (bancarotta o dimenticatoio), la A24 si focalizza sul far diventare i film “sensazioni virali”. Come?

La creazione del Fan Culture

Come aggiuntiva particolarità, la A24 è in possesso di una Fan Culture, ovvero un gruppo di persone che va in sala a vedere il film appena uscito influenzati dal fatto che sia stato prodotto dalla A24.

Per creare una Fan Culture c’è bisogno di spettatori, e per attrarre spettatori è necessaria una buona strategia marketing. La A24 utilizza varie tecniche a riguardo: i trailer dei film hanno un punto di vista unico e intrigante sulla pellicola (sono talmente tanto amati che il trailer di It comes at night era stato considerato, dal 44% degli spettatori, “meglio della pellicola stessa); il merch consiste in gadget che incorporano la visione di artisti di talento da vendere sul sito. Infine, utilizza i social per sponsorizzare le nuove uscite: per Ex Machina avevano creato un account Tinder per Ava (protagonista robot) dove poteva chattare con le persone.

A24 impersona un nuovo modello di business nell’ambito cinematografico destinato a durare se rimarrà fedele alla propria filosofia e, soprattutto, ai propri fan.

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