FACCIAMO IL PUNTO: Le news della settimana

Il Blog di Radio IULM vi propone ogni sabato una rassegna di alcune delle notizie più rilevanti della settimana. Attraverso un viaggio che si snoda in tutto il mondo ripercorriamo assieme i fatti che hanno occupato le pagine delle principali testate giornalistiche.

TERREMOTO IN TURCHIA E SIRIA

Squadre di soccorso e aiuti umanitari stanno arrivando in Siria e in Turchia da tutto il mondo dopo il terremoto che ha mietuto un numero elevatissimo di vittime, destinato a crescere sempre di più. Il ministro degli esteri tedesco Annalena Baerbock ritiene imperativo che gli aiuti raggiungano la Siria, colpita non solo dal terremoto, ma anche da una guerra civile in corso da più di 12 anni e da una situazione politica instabile

L’imperativo assoluto ora è che gli aiuti umanitari arrivino dove sono necessari. Tutti gli attori internazionali, compresa Mosca, dovrebbero usare la loro influenza sul regime siriano per garantire che non ci siano ostacoli proprio ora.

Annalena Baerbock

Basandoci sull’autorità della protezione civile dell’UE, sono confermati gli aiuti alle aree colpite dal terremoto: 3,5 milioni destinati all’assistenza per l’emergenza umanitaria in Siria e altri 3 milioni per la Turchia

Il PKK (Partito dei lavoratori del Kurdistan),considerato da Ankara un’organizzazione terroristica, ha inoltre annunciato una temporanea sospensione delle operazioni in Turchia

Abbiamo deciso di non effettuare nessuna operazione fino a che lo Stato turco non ci attacca. La nostra decisione sarà valida fino a quando il dolore del nostro popolo non sarà alleviato e le sue ferite non saranno guarite.

Cemil Bayik – responsabile militare dep PKK

Per approfondire:

IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA RESPINGE LA REVOCA DEL 41-BIS PER ALFREDO COSPITO

Il caso Alfredo Cospito, militante anarchico insurrezionalista associato alla FAI (Federazione Anarchica Informale), ha suscitato negli anni contrasti che si sono inaspriti negli ultimi mesi. A seguito della decisione della cassazione nel luglio 2022 di ridefinire il reato per cui era stato condannato da “strage contro la pubblica incolumità” a “strage contro la sicurezza dello Stato”, reato ben più grave per cui è previsto un nuovo processo d’appello, Cospito rischia l’ergastolo ostativo.

Nel 2022 il ministero della Giustizia ha deciso inoltre di sottoporre Cospito al regime 41-bis, normalmente riservato a boss mafiosi, poiché ha ritenuto che questo fosse in posizione di vertice nella FAI. Secondo il suo avvocato, Flavio Rossi Albertini, i giudici hanno equiparato la FAI, riconosciuta come un’organizzazione orizzontale, a una struttura verticale e notoriamente gerarchica come la criminalità organizzata a stampo mafioso.

È il primo anarchico a cui viene applicata questa misura. Lui stesso si definisce anarchico individualista, il che è un’altra contraddizione rispetto al ruolo di capo che gli viene attribuito

Flavio Rossi Albertini

Alfredo Cospito ha iniziato ad ottobre uno sciopero della fame in risposta alle misure da lui considerate ingiuste, ottenendo sostegno da molti militanti anarchici. Nonostante ciò, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha respinto la richiesta di revoca del 41-Bis, sostenendo ci sia un concreto pericolo che il detenuto comunichi dal carcere con la sfera anarchica.

Aggiunge che la salute di Cospito sarà tutelata in quanto, trasferito al carcere milanese di Opera, si trova in una struttura penitenziaria munita delle necessarie misure sanitarie per far fronte alla situazione, con la possibilità di un eventuale trasferimento all’ospedale San Paolo.

Per approfondire:

IL VERTICE ZELENSKY, MACRON E SCHOLZ ESCLUDE L’ITALIA. MELONI: “NESSUN GELO”

Diventa un caso diplomatico l’invito avanzato dal presidente francese Emmanuel Macron al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ospitato a cena all’Eliseo insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz. Dalla cena sono stati esclusi tutti gli altri capi di stato europei, inclusa Giorgia Meloni che si è detta all’oscuro dei fatti fino al suo arrivo a Bruxelles. Ad aggravare la situazione il fatto che quelli che dovevano essere incontri bilaterali con il leader ucraino nella sede del parlamento europeo si sono trasformati in meeting di gruppo (fatta eccezione per Regno Unito, Francia e Germania).

Francamente mi è sembrato inopportuno, perché credo che la nostra forza in questa vicenda sia l’unità e la compattezza.

Giorgia Meloni

Il presidente Macron non ha voluto rilasciare dichiarazioni su quanto detto dalla Premier italiana, aggiungendo che Germania e Francia hanno da anni un ruolo centrale nella questione perché hanno condotto insieme il processo.

Durante la conferenza stampa che ha avuto luogo venerdì 10 febbraio, Meloni ha definito politicamente sbagliato l’incontro tra Zelensky, Macron e Scholz per non aver coinvolto Roma o altri Stati UE perché questo ha ostacolato l’immagine di un fronte unito. Sottolinea tuttavia che non ci sia nessun gelo tra Parigi e Roma, a differenza di quanto sostenuto dai media italiani, ma che semplicemente, essendo l’Italia una Nazione piuttosto centrale in UE, è tenuta a dare voce al suo eventuale disaccordo nelle questioni europee.

Ascolta la conferenza stampa qui

MILANO: REGISTRO ALIAS PER PERSONE TRANSGENDER

Un anno fa Monica Romano, consigliera comunale PD e prima donna transgender eletta a Milano, deposita a Palazzo Marino una mozione sulla procedura giudiziale e di rettifica anagrafica. Questa procedura obbliga le persone transgender a mantenere il nome e il genere a loro assegnato alla nascita anche per anni. Nei giorni scorsi Romano si sarebbe rivolta, insieme alla consigliera delegata alle Pari Opportunità Elena Lattuada, al sindaco Beppe Sala, il quale ha dato il nullaosta. Nei prossimi mesi aprirà quindi il registro alias rivolto alle persone transgender, che consentirà a coloro che vi si iscriveranno di avere documenti (come gli abbonamenti ATM e i badge da impiegato comunale) che riflettano la loro identità di genere.

Per approfondire:

ELEZIONI REGIONALI LOMBARDIA E LAZIO

Domenica 12 (dalle 7 alle 23) e lunedì 13 Febbraio (dalle 7 alle 15) si svolgono le Elezioni Regionali 2023 in Lazio e Lombardia per il rinnovo del Consiglio Regionale e per eleggere il Presidente.

Come mostrato dai fac-simile delle schede elettorali di Lombardia e Lazio, nella scheda che verrà consegnata agli elettori saranno presenti a sinistra un elenco delle liste circoscrizionali presenti nella provincia di provenienza, a destra i nomi dei candidati a Presidente collegati alla loro lista o coalizione.

I candidati alla presidenza in Lombardia sono:

  • Attilio Fontana – Centro Destra
  • Pierfrancesco Majorino – PD/M5S
  • Mara Ghidorzi – Unione Popolare
  • Letizia Moratti – Terzo Polo

I candidati alla presidenza in Lazio sono:

  • Sonia Pecorilli – PCI
  • Francesco Rocca – Centro Destra
  • Rosa Rinaldi – Unione Popolare
  • Donatella Bianchi – M5S
  • Alessio D’Amato – PD/Terzo Polo

L’elettore ha 4 modalità per esprimere il voto atto a rinnovare il Consiglio Regionale e scegliere il prossimo Presidente di Regione:

  • votare solo per il candidato Presidente: non comporta alcuna attribuzione di voto alla/e lista/e provinciali a questo collegate
  • votare per candidato Presidente e per una lista a questo collegata: sarà sufficiente fare una X sul simbolo della lista prescelta e una X sul nome del Presidente
  • votare solo per la lista: il voto è implicitamente espresso anche a favore del candidato Presidente a questa collegato
  • voto disgiunto: votare un candidato Presidente e una lista che NON è ad esso collegata

Per approfondire:

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