MADREPERLA: Guè ritorna da trend setter

Guè torna sulla scena rap con Madreperla, pubblicato il 13 gennaio 2023 per Island Records. Si tratta dell’ottavo album in studio di uno dei pilastri del rap italiano, prodotto interamente dal producer storico Bassi Maestro. Il disco è stato creato per la cultura del genere, non per seguire le tendenze ma per crearle, ricercando delle sonorità definite da Guè retro-futuristiche.

LA DEFINIZIONE DI STAKANOVISTA

Erano ormai 11 anni che Guè (pseudonimo di Cosimo Fini) pubblicava almeno un progetto all’anno, tra mixtape, EP e album veri e propri, tranne nel 2022. Nonostante non avesse pubblicato un album, è stato lo stesso molto presente nei dischi dei suoi colleghi in numerosi featuring, come quelli con Irama, Paky e Ernia. È un artista che non conosce pause, e la cui dedizione al lavoro è uno dei più grandi punti di forza.

È inoltre uno tra gli artisti più ricercati, e in Madreperla ci dice anche quanto si fa pagare il featuring:

“C’è un mio featuring dentro i dischi di tutti, la mia barra va da 1k in su, e una strofa son sedici, fra’, vedi tu”

-Guè in 1k in su

Il sound rètro creato con Bassi Maestro

È un disco che Guè sognava di fare da tempo, un viaggio nelle sonorità e agli artisti che lo hanno ispirato fin dai suoi esordi.

Le atmosfere dark dell’hip hop newyorkese, i sintetizzatori psichedelici G Funk di Los Angeles, il minimalismo grezzo e dissonante del dirty south, l’arte dello storytelling e l’attenta selezione dei campioni. I campioni che sono stati rielaborati perfettamente da Bassi Maestro, il quale dimostra ancora una volta la sua importanza per l’hip-hop italiano. Se pur si rifà al rap americano anni ’90-2000, l’album suona molto fresco e futuristico.

“In Italia stappa il Cristal, per il meglio liricista”

Dice in Prefissi. Lo scorso 25 dicembre Guè ha compiuto 42 anni, e la sua penna è forte ora più che mai. Gli ultimi due dischi, sia Madreperla che GVESVS, sono quelli scritti meglio a livello di forma.

Mio padre se n’è andato senza vedermi che riempivo il Forum, e nessuna donna mi ha riempito il cuore.

-Guè in Lontano dai guai

Torna a parlare del padre, del rammarico e del pentimento di non essersi riuscito a riconciliare in tempo; perché se n’è andato prima di vedere Cosimo realizzarsi, sia musicalmente che nella vita privata a livello famigliare.

Prefissi è un concentrato di inventiva che intrattiene e sbalordisce l’ascoltatore, contiene una lunga serie di rime a effetto basate sui prefissi telefonici.

Ci sono pezzi più street, come Tuta Maphia con Paky e da 1 K in su con Benny The Butcher, canzoni da club come Cookies ‘N Cream con Anna e Sfera Ebbasta, e canzoni più profonde e introspettive.

Ancora una volta, che parli di temi che gli stanno davvero a cuore o che giochi con le rime e le metafore per dipingere una scena fittizia, il talento lirico di Gué regala perle a chi ha la pazienza di ascoltarlo fino in fondo.

Sui featuring

Non appena ho letto la lista dei featuring all’annuncio dell’uscita del disco, sono rimasto un po’ perplesso per la numerosità delle collaborazioni presenti. Ci sono 9 featuring in 12 tracce. Si poteva intuire già prima di ascoltare il disco che alcuni sarebbero stati ridondanti, così come è successo anche nei lavori precedenti.

Quelli che più mi sono piaciuti sono stati Massimo Pericolo in Need U 2Nite, che fa una strofa malinconica esistenziale con delle bellissime barre. Marracash, che riflette in maniera mai banale sui temi più controversi e dibattuti in rete, dal movimento Black Live Matters al body shaming. Inoltre, una nota di merito anche per il ritornello di Mahmood in Lontano dai guai.

I peggiori: Rkomi, che non si riesce a scrollare di dosso l’indie pop neanche in una canzone rap. Si tratta di Free, che vanta anche la presenza di Marracash. Avere l’onore di collaborare con entrambi sulla stessa canzone è un lusso riservato a pochi, e forse lui non lo ha sfruttato al meglio delle sue potenzialità. All’interno della canzone Guè prende anche posizione sul caso di Baby Gang, richiamando il titolo della canzone (Free Baby).

L’altro flop, secondo il mio parere, è stato Napoleone, un emergente che poteva essere una rivelazione ma per ora non mi ha trasmesso granché.

Cookies N’ cream, anche grazie alla partecipazione di Sfera e Anna, è il miglior ingresso di sempre in classifica per Guè, contando 1.7 milioni di stream in 24 ore delle 7.08 milioni per il disco in totale.

Il 2023 sarà ancora l’anno di Guè?

Il Guercio inizia l’anno col botto, e probabilmente Madreperla non sarà il suo unico progetto.

Stiamo a vedere cosa ci riserverà ancora Guè, se un altro lavoro solista o il tanto atteso Santeria 2 con Marracash.

Le mie tracce preferite di Madreperla: Chiudi gli occhi, Prefissi, Mi hai capito o no?

Quelle meno: Da 1k in su, Capatosta

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