Venerdì 1 aprile, presso il Mondadori Megastore di piazza Duomo, a Milano, si è tenuta la presentazione ed il firma copie dell’ultimo romanzo di Gianluca Gotto, La Pura Vida, storia di un giovane ragazzo che trasporta il lettore alla riscoperta della felicità.
Chi è Gianluca Gotto
Gianluca Gotto è un ragazzo torinese che all’età di vent’anni decide di inseguire le coordinate della sua felicità, le quali lo conducono ad una vita poco ordinaria, da nomade digitale. Scrive articoli e libri mentre viaggia per il mondo, soprattutto in Asia. Attraverso il suo profilo Instagram ed il suo blog Mangia Vivi Viaggia, condivide insegnamenti zen ed esperienze di vita.
Il suo primo libro è Le coordinate della felicità, che si presenta non solo come una biografia, ma anche come un manifesto per tutte quelle anime sognatrici che rincorrono una vita unica e felice. Seguono i romanzi Come una notte a Bali e Succede sempre qualcosa di meraviglioso. Questi offrono la narrazione di due viaggi molto diversi tra loro, ma che si rivelano entrambi, ai rispettivi protagonisti, spunto di cambiamento verso la loro rinascita interiore.
La Pura Vida
Con il suo ultimo romanzo, Gianluca esce dalla sua comfort zone, l’Asia, per esplorare la filosofia del popolo più felice al mondo, quello della Costa Rica. A differenza di quella buddhista, che accompagna l’intera lettura di Succede sempre qualcosa di meraviglioso, quella della Pura Vida si configura come una filosofia più semplice, accessibile a chiunque. La sua vera potenza consiste nel presentarsi come un atteggiamento universale nei confronti della vita, un inno all’amore per la vita che porta alla riscoperta della felicità.
La felicità deve essere universale. É in questo particolare che si riesce a cogliere l’errore commesso da molte persone; spesso si tende a far diventare la felicità troppo specifica, si vuole guidare una certa auto, avere un certo lavoro, etc. ma, così facendo, si trasforma la felicità in un sentimento esclusivo, che impedisce all’individuo il raggiungimento della stessa.
A differenza dei primi libri, orientati alla ricerca della felicità, La Pura Vida, vuole offrire l’opportunità per la sua riscoperta.
Una piccola sinossi della trama
Il protagonista, Alessio, prende consapevolezza del fatto che il suo tempo sia destinato a finire. Volgendo uno sguardo alla sua vita, riconosce la mancanza di esperienza che abbiano segnato la sua esistenza. Soprattutto, nota l’assenza di una forza vitale, figlia di un grande sogno. Al contrario, riconosce la presenza di molti rimpianti. In tale contesto trova per caso, o forse per destino, una vecchia lista dei desideri, la quale lo porterà ad intraprendere un viaggio in Centro America, che si rivelerà un viaggio spirituale indirizzato alla riscoperta della felicità.
Come nasce il progetto
Gianluca racconta che l’idea per questo libro va ricercata nel giorno di Natale del 2020, quando lui e la sua ragazza, Claudia, si ritrovano a pranzare a casa di alcuni amici italiani stabilitisi in Costa Rica. Durante questo momento conviviale, si pongono una domanda: Cos’è la Pura Vida? In realtà, confessa l’autore, nessuno di loro riesce a trovare una risposta. Solo dopo, si renderanno contro che in quel preciso istante stavano vivendo, nella semplicità, attimi di Pura Vida.
Alla stessa domanda numerose persone del posto gli offrono risposte molto diverse tra loro. Tra tutte, quella che colpisce maggiormente l’autore proviene da un signore di 102 anni, il quale spiega che in qualsiasi contesto “un sorriso in più è sempre meglio di un sorriso in meno”.
È proprio in questa risposta che si coglie pienamente la filosofia della Pura Vida. Non è possibile racchiudere il significato di questa espressione in una sola frase; si tratta di un atteggiamento positivo che permette di godersi la vita a prescindere dalle circostanze.
Pura Vida è riconoscere la bellezza nella semplicità delle piccole cose, come i sorrisi.