Cerimonia di apertura dell’anno accademico 2021/2022

Il 28 febbraio tutto l’Ateneo IULM si è riunito, chi in presenza e chi online, per inaugurare il 53° Anno Accademico dell’Università. Tra gli ospiti presenti alla cerimonia: il Presidente del Consiglio di Amministrazione, professor Giovanni Puglisi, il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il giornalista e divulgatore scientifico Piero Angela e il Presidente della Chapman University Daniele Struppa.

Intervento del professore Puglisi e saluto del Sindaco Sala

Ad aprire la cerimonia dell’anno accademico 2021/2022 è il coro IULM che canta l’inno d’Italia insieme al pubblico e al Senato Accademico seduto sul palco.

Il professor Giovanni Puglisi, Presidente del consiglio di Amministrazione, inizia il suo intervento citando l’Infinito di Leopardi. Cos’è la conoscenza se non infinito? Puglisi parla dell’università come luogo dove si incontrano il culto della sapienza e la ricerca della libertà. Proprio con un omaggio alla libertà si chiude il suo discorso, attraverso un ultimo pensiero alla situazione drammatica dell’Ucraina.

La parola passa a Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, che ringrazia l’Ateneo IULM per il suo impegno verso la città in un momento storico in cui non si può ignorare la pervasività della comunicazione. In un mondo in cui comunicare correttamente è diventata una missione, il sindaco afferma che la nostra Università cresce offrendo sempre più opportunità agli studenti e ai cittadini.

Per non dissipare i segni

Il Rettore Gianni Canova non poteva che aprire il suo discorso con una citazione cinematografica.

Ha scelto un film del 1940 con Stan Laurel e Oliver Hardy (Stanlio o Ollio), Noi siamo le colonne, come metafora della dissipazione informativa. Cercando l’uscita da un labirinto, uno dei due personaggi trova una manina di cartone ad indicare la via e la porta all’altro perdendo così la direzione. Negli ultimi due anni, nel labirinto del Covid, abbiamo perso anche noi la direzione, fraintendendo i segnali che avevamo davanti. Canova ci presenta una serie di “manine” da non ignorare. Prima di tutto la volontà di non avere mai più un semestre in remoto perché l’università deve essere un’esperienza sociale, fatta tra corpi fisici. L’università deve migliorarsi continuamente, nonostante la rigidità normativa imposta dalla burocrazia che impedisce la flessibilità necessaria.

Conclude con un bilancio dell’ultimo anno accademico: dal progetto di IULM 8 alla nuova palestra, IULM Food Academy, IULM Studios e IULM AI LAB. Ricorda poi le sfide che stiamo affrontando, tra cui l’attuale situazione in Ucraina, che la IULM non intende ignorare. L’Ateneo ha infatti aderito all’iniziativa della Rete delle Università italiane per la Pace.

Comunicazione, scienza e democrazia culturale

L’ospite più atteso della cerimonia dell’anno accademico 2021/2022 è senza alcun dubbio Piero Angela. Divulgatore scientifico, giornalista, conduttore televisivo e saggista italiano con dodici lauree honoris causa, a novantatré anni presenta, attraverso un video, una riflessione sulla buona e cattiva comunicazione.

Un buon comunicatore deve sapersi mettere nei panni degli altri, essere chiaro e cogliere l’interesse di chiunque voglia ascoltarlo. Attraverso alcune storie dalla sua vita, racconta del suo primo libro o di quando lavorava come cronista in radio, sottolinea l’importanza dell’ottenere l’attenzione del pubblico per avere un impatto di esso, per fare provare emozioni.

Prospettive d’Infinito

Daniele C. Struppa è un matematico italiano, accademico e Presidente Chapman University nella contea di Orange della California, Stati Uniti. Ospite alla IULM, presenta il discorso Prospettive d’Infinito che analizza come il mistero dell’Infinito sia sempre protagonista nella religione, nella filosofia, nella scienza, con il tempo e lo spazio, così come nella matematica.

Citando due testi Auguries of Innocence (1803) di William Blake e La Biblioteca de Babel (1941) di Jorges Luis Borges, descrive la matematica come lo strumento per descrivere un universo infinito, un linguaggio con un grande significato spirituale ed esoterico in cui Dio è geometra.

Ci guida attraverso la storia con una serie di esempi, dall’antichità fino alla prospettiva pittorica di Piero della Francesca, per sottolineare come la geometria, che descrive gli oggetti come sono, non è uguale a quella che descrive come essi appaiono.

Ascolta il reportage dell’evento qui:

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