Inverno dei fiori: il singolo sanremese di Michele Bravi

Radio IULM ha avuto la possibilità di partecipare alla conferenza stampa di Michele Bravi. L’artista, che a soli 19 anni ha vinto la settima edizione di X-Factor, quest’anno torna a Sanremo con il brano Inverno dei fiori, descritto dal cantante tramite tre semplici sostantivi: ascolto, comprensione, empatia.

É la seconda volta che Michele Bravi partecipa come concorrente al Festival della Canzone Italiana. La prima fu nel 2017 con il brano Il diario degli errori, classificandosi al quarto posto. Al contrario di quell’anno, però, Michele confessa che vuole vivere il Festival con gratitudine e non con timore.

In questo momento mi sento me stesso come mai prima d’ora.

Inverno dei fiori: un testo ricco di gentilezza

Michele Bravi inizia raccontando del suo singolo in gara. Inverno dei fiori è una canzone nata con la volontà di fare una dichiarazione d’amore in questi tempi moderni.

Il testo del brano è nato quasi in modo informale, per poi scoprire che esistono davvero i fiori invernali. Lo ha colpito molto quest’immagine dei fiori che riescono a spezzare la neve, per raccontare i loro colori al mondo: una grandissima metafora del senso dell’amore.

Fiore del calicanto d'inverno
Fiore del calicanto d’inverno

Una cosa che gli ha sempre detto Alfredo Cheope, uno degli autori del brano, nonché figlio di Mogol, è che “infondo il vero senso dell’amore nasconde già in se il seme della rinascita“. Un gesto di gentilezza, secondo Michele, può effettivamente creare un legame che ti permette di avere una completa aderenza con il reale.

Michele Bravi ha inoltre preso ispirazione dal racconto mitologico del calicanto. Secondo la leggenda, un pettirosso girava d’inverno in cerca di riparo; il calicanto, spoglio d’inverno, decide di proteggerlo comunque dal freddo. Da questo gesto di gentilezza su questo albero inizia a cadere una di pioggia di scintille, da cui nascono dei fiori.

La gentilezza può essere un seme di rinascita, un gesto sottile che può cambiare il mondo proprio come la musica, e questo ho voluto raccontarlo nella mia canzone.

La panoramica sui colleghi in gara

Michele ci confessa che questo Sanremo secondo lui è caratterizzato da uno dei cast più ricchi di sempre, eterogeneo a livello artistico. Lui si reputa una persona poco competitiva, per questo si sta godendo il Festival come una crescita personale, arricchendosi con il lavoro dei suoi colleghi.

La sua preferenza per quanto riguarda i colleghi cade su Ditonellapiaga e Rettore con Chimica e su Lettera di là da mare Massimo Ranieri, suo mito indiscusso.

Il videoclip: un’opera artistica a 360 gradi

In quanto al risvolto audiovisivo del brano, si vede per la prima volta un Michele Bravi regista oltre che cantante, che continua a immergersi sempre di più nella creatività. Quest’ultima viene vista come una forma senza perimetro che può diventare tante cose.

In questo video l’artista afferma che voleva raccontare, con un linguaggio che fosse completamente identitario, un modo di vivere la solitudine attraverso le stagioni. Tutto il videoclip è ambientato in un teatro, rimandando al legame che si crea con il pubblico, definito da Michele come un legame floreale, che la musica, in maniera silenziosa, riesce sempre a creare. L’ultima scena, inondata di fiori, rimanda alla richiesta condivisa da chiunque durante la quotidianità, ossia ad un bisogno di rifiorire, e che qualcuno possa rifiorire accanto a noi.

Parlando del videoclip Michele Bravi ha ammesso la sua grande stima per Tim Burton e Danny Helfman.

L’incontro tra questi due artisti è stato di ispirazione al cantante, sia durante la direzione del videoclip sia per la scelta della cover sanremese di Battisti Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi.

Michele Bravi dice di aver immaginato una collaborazione tra Danny Helfman e lo stesso Battisti, e di aver creato una sorta di rilettura del brano.

Un cantante poliedrico e dalle mille sfaccettature, Michele Bravi in questo Festival di Sanremo ci sta regalando mille emozioni, tra note gentili e il suo amore incondizionato per la musica.

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