Da Grande di Alessandro Cattelan: analisi di un Flop

In questi giorni si sta discutendo molto sul debutto di Alessandro Cattelan su Rai 1 con il programma Da Grande e di come, in termini d’ascolto, non abbia pienamente convinto il pubblico italiano.

Che cos’è Da Grande?

Da Grande è un varietà televisivo italiano, andato in onda in prima serata su Rai 1 dal 19 al 26 Settembre 2021. Il conduttore è Alessandro Cattelan che, con questo programma, segna il suo approdo in casa Rai. Per anni è sempre stato tra i volti Sky, con la conduzione di X Factor e del suo talk show E poi c’è Cattelan.

Il programma è uno show con momenti di canto, ballo e approfondimenti, attraverso monologhi, performance, interazioni con gli ospiti. L’obiettivo narrativo è quello di far riflettere il pubblico, divertendo, su cosa voglia dire essere adulti oggi, con tante diverse esperienze.

Che cosa è andato storto?

Il Fatto Quotidiano dichiara che l’operazione di Cattelan su Rai 1 parte con un flop pesantissimo. Secondo i dati Auditel, nella serata domenicale del 26 Settembre, Da Grande ha raccolto 2.196.000 spettatori, pari al 12% di share, risultando peggiore della precedente settimana, quando registrò 2.376.000 spettatori pari al 12,67% di share.

La Tv Analyst Giorgia Iovane scrive, su Tv Blog, le possibili ragioni dell’insuccesso:

  • Da Grande è un programma già visto, per chi conosce Cattelan, non è un format innovativo. “Galattico per Rai 1, ma già masticato dagli altri”. Lo è per la Rai e per il suo pubblico, ma non in maniera assoluta.
  • È un E poi c’è Cattelan, ma lungo tre ore. Una durata, giustamente, eccessiva che, alla lunga, diventa pesante per lo spettatore. In generale, tutti i blocchi sono stati lunghi e stirati dando la sensazione di voler allungare il brodo.
  • Cattelan e E poi c’è Cattelan, purtroppo, sono due sconosciuti per il grosso pubblico di Rai 1, specie per gli 80enni. Anche se il programma ha comunque cercato di strizzare l’occhio a quest’ultimi grazie agli ospiti come Carlo Conti e Antonella Clerici.
  • Il tema del programma scompare: durante la trasmissione, si perde quella che doveva essere, sulla carta dei comunicati stampa, l’idea di indagare le tappe di maturità.

La risposta di Cattelan

In un’intervista, il conduttore commenta il flop, affermando che uno show non si giudica solo dai dati e che nel mondo della comunicazione di oggi i numeri sono tanti e valgono fino ad un certo punto. Cattelan continua affermando di essere grato alla Rai per averlo lasciato libero, dato che la “Rai non è in crisi di ascolti, non cercava chi la risollevasse. Ha voluto rischiare di organizzare uno show con quello che so fare” e che anche se ci sono stati degli errori rifarebbe tutto.

Però Gianrico Carofiglio, scrittore e ex-magistrato, giustamente non concorda con l’ultima affermazione di Cattelan. Seppur lo consideri un bravo conduttore, ritiene che l’affermazione “rifarei tutto” sia “la sintesi del modo meno intelligente (eufemismo) di affrontare l’errore e il fallimento”. Precisa, poi, che il programma è stato economicamente un disastro, ribadendo l’importanza degli ascolti in ambito televisivo.

In conclusione

Da Grande doveva essere uno show rivoluzionario, su cui la Rai ha puntato molto economicamente e televisivamente, che purtroppo non ha raggiunto gli ascolti desiderati.

Tuttavia, lo show di Cattelan non è l’unica novità che ha fallito: il giornalista Massimo Galanto nota che programmi come Star in the star su Canale 5, Voglio essere un Mago su Rai 2 e Buoni o cattivi su Italia 1, hanno tutti avuto ascolti deludenti. Sicuramente i singoli programmi meritano un’analisi specifica, ma è curiosa la fredda accoglienza del pubblico italiano verso queste novità.

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