I Måneskin sono una band nata per le strade di Roma che, dal percorso ad X-Factor ad oggi, ci hanno stravolto con la loro musica. Quest’anno hanno colto la sfida del Festival di Sanremo, di cui sono stati gli indiscussi vincitori, sotto numerosi punti di vista, con il loro singolo Zitti e buoni.
Dalle strade alle stelle
I Måneskin sono 4 semplici ragazzi che però hanno qualcosa da dire. Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan hanno iniziato ad esibirsi da giovanissimi per le strade di Roma, per puro divertimento, perché semplicemente volevano far sentire la loro musica, perché volevano raccontarsi. Con il passare del tempo hanno conquistato un vastissimo pubblico. Sono riusciti a spazzare via stereotipi di genere, donandoci un mix di influenze e stili originalissimo, che li ha portati oggi ad ottenere oltre 16 dischi di platino e 5 dischi d’oro.
Il 2 Marzo arrivano alla 71° edizione del Festival di Sanremo per la prima volta, portando la propria cifra stilistica e tanta voglia di lasciare il segno. Il loro stile rockeggiante è inconfondibile, e il palco di Sanremo con loro ha fatto scintille, tanto da meritarsi la vittoria.
Il loro singolo Zitti e buoni parla principalmente di redenzione e della loro voglia di emergere nel mondo. Vogliono abbattere il pregiudizio con la loro musica, ci insegnano a fregarcene di ciò che gli altri pensano. La loro musica incita a mostrarsi per quel che si è, senza filtri. E non importa se ciò che si esprime è considerato anormale, strano, fuori di testa. Ciò che importa è conoscere se stessi e non avere paura di urlare al mondo chi siamo.
“Siamo fuori di testa ma diversi da loro”
“Parla, la gente purtroppo parla, ma non sa di che cosa parla”
La loro “Canzone d’autore”
Nella serata del 4 Marzo del Festival, dedicata alla “Canzone d’autore”, i Måneskin si sono esibiti con una cover di Amandoti dei CCCP, accompagnati da Manuel Agnelli.
Manuel Agnelli è conosciuto per essere il frontman della band Afterhours, oltre ad essere un artista a tutto tondo. Scrive, canta, produce i propri brani e non solo. Per i Måneskin duettare con un’artista di questo calibro è stata una grande sfida, ma soprattutto un grande onore. È stato lui uno dei primi a credere nella band, a spronarli ad essere sempre loro stessi, nonostante tutto. È stato per loro una guida, un insegnante, e soprattutto un amico.
Ci hanno regalato una graffiante versione di Amandoti, un brano amatissimo dalla band. È un pezzo fondante della scena alternativa italiana, una perla del punk molto adatta alle loro voci e ai loro stili. È stata arrangiata con quelli che sono i suoni caratteristici della band, come omaggio ad una sottocultura che è stata fondamentale per la loro formazione. Inoltre, con questa canzone i Måneskin hanno potuto mostrarci un lato completamente diverso da ciò che emerge in Zitti e Buoni.
Il futuro della band
Il singolo che li ha portati alla vittoria di Sanremo già ci ha stravolto, ci ha trasmesso tutta l’adrenalina che hanno respirato durante il loro tour in Italia ed Europa di oltre 70 date. Ma questo è solo l’inizio!
Dopo il loro primo album Il ballo della vita, doppio disco di platino, i Måneskin hanno in serbo un secondo album in arrivo il 19 Marzo. Il titolo è Teatro d’ira – Vol. I: è un progetto più ampio che si svilupperà nel corso dell’anno, che racconta tutti i passi che ha portato il gruppo dove è oggi. Partito dal singolo Vent’anni, questo disco è interamente suonato, registrato in presa diretta, rimandando alle atmosfere analogiche dei bootleg anni ’70. Allo stesso tempo, è anche contemporaneo, capace di rappresentare lo stile della band, freschissimo ed originale.
Il Teatro, metafora in contrasto con l’ira del titolo, diventa lo scenario in cui questa prende forma. Non si tratta di una collera contro un bersaglio, ma di un’energia creativa che si ribella contro opprimenti stereotipi. Una catarsi che genera, grazie all’arte, una rinascita e un cambiamento in senso positivo.