Light my Fire, istruzioni per rivali che reinterpretano un mito

Light my Fire, il fuoco acceso dai Doors di Jim Morrison con questa canzone non è stato solo quello dell’attrazione sessuale. Bensì, anche quello del successo planetario. Lo stesso che li ha portati alla pari degli acerrimi rivali, i Led Zeppelin di Robert Plant e Jimmy Page. Non solo, li ha addirittura costretti a rendergli omaggio, anche se secondo i loro canoni. Gonna Rock IULM Out racconta le istruzioni per rivisitare il mito.

Ascolta la puntata di Gonna Rock IULM Out su Doors e Led Zeppelin

1969. Seattle Pop Festival. I Doors si stanno esibendo, ma a giudicare dal bicchiere di birra che arriva sul palco, ai piedi di Jim Morrison, il pubblico non è particolarmente soddisfatto.

Robert Plant è tra il pubblico, insieme alla moglie. Nemmeno lui apprezza troppo la presenza scenica del Re Lucertola, neanche quando canta Light my Fire. I gesti sono così espliciti da sembrare parodici e qualcosa non funziona in quello Sciamano del Rock. Risponde persino con un dito medio al disappunto del pubblico.

La band di Plant si sarebbe esibita poco dopo, con la carica Heavy di brani come Whole Lotta Love (1967). Qualcuno sostiene che avrebbero salvato la serata e forse, anche i Doors.

Era solo una questione di tempo, il pubblico e lo stesso Plant avrebbero avuto modo di ricredersi.

Passo 1: Lascia passare un po’ di tempo

1995. Messico. Sono passati molti anni e parecchia acqua sotto i ponti. Questi oltre cinque lustri hanno visto la tanto agognata fine, The End, dei Doors e l’ascesa all’Olimpo dei misteri, della poesia e della morte di Jim Morrison, nel 1971.

Light my fire
Il duo dei Led Zeppelin nel 1977, prima dello scioglimento

I Led Zeppelin invece sono stati lacerati da quelle stesse tensioni artistiche e creative che hanno donato loro la vita. Quelle tra Page e Plant.

Dopo lo scioglimento e la parziale abiura di capolavori come Stairway to Heaven, si riuniscono solo per occasioni davvero importanti. Per il Live Aid del 1985 per esempio, oppure per qualche tour speciale.

Allora, eccezione nell’eccezione, perchè non pagare pegno ai rivali di una vita con Light my Fire.

Passo 2: metti Light my Fire nelle tue corde

Se fai parte di una delle band più intellettuali degli anni ’70, sai bene quale valore attribuire a uno dei pezzi più iconici del poetico Re Lucertola. Sai riconoscere gli omaggi al simbolismo, alla beat, il rischio di censura e quel filo seducente e controverso che scorre in tutte le note del brano.

Se la tua band però è anche una delle più heavy di tutti i tempi, secondo la critica, la tua Light my fire dovrà essere per forza diversa dall’originale.

Ascolta la playlist di Gonna Rock IULM Out

Non avrai Ray Manzerek all’organo, ma hai un bassista. Se poi hai uno dei chitarristi più visionari dell’intera storia del Rock e la tua voce, nonostante siano passati parecchi anni da quando facevi tremare le arene con le grida di Immigrant Song, puoi rimettere nelle tue corde anche un pezzo mitico.

Passo 3: Sii i Led Zeppelin che suonano Light my fire

Probabilmente questa è l’unica istruzione valida. Già il fatto stesso che stia avvenendo rende l’evento eccezionale.

Non serve paragonare lo stile geniale e allucinato, talvolta timido, di Morrison sul palco, con la compostezza e l’energia della band del pallone aerostatico di piombo. Neanche raccontare le rivalità, o gli incontri, quello lo fa benissimo Massimo Cotto in Rock Bazar.

L’omaggio di uno dei due gruppi più significativi del Rock anni ’70 all’altro è già uno di quei traguardi intricati e stupefacenti che solo la musica vera è capace di regalare.

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