1979. L’anno della svolta, tra Rock e Pop

1979, un anno e un portale. Un momento di passaggio nel quale il Rock stava trasformando il retaggio sonoro e musicale dei decenni precedenti per prepararsi ai favolosi ’80. Gonna Rock IULM Out ha provato a restituirne lo spirito con una carrellata di brani storici. Ma cosa ci nasconde davvero questo 1979?

Ascolta la puntata di Gonna Rock IULM Out sul 1979

1979, in una canzone

Qualcosa che combina la tecnologia, e una sensibilità rock, e pop, e qualunque, e fortunatamente va d’accordo.

Avete letteralmente ascoltato la fine delle cose rock e l’inizio della cose nuove.

1979
L’album contente il singolo 1979

Billy Corgan descriveva con queste parole 1979, il singolo più rappresentativo della band Alternative Rock anni ’90, Smashing Pumpkins. Era il suo racconto della transizione dall’infanzia all’età adulta, rappresentata proprio dall’anno simbolo che compare nel titolo.

Le stesse parole potrebbero riferirsi non solo alla biografia del rocker di Chicago, ma anche a quello stesso periodo che le ha prodotte. Più precisamente al Rock che, superata la rabbia rugginosa del Punk e la psichedelia degli anni ’60, si stava affacciando al nuovo decennio.

Nelle valigie dell’evoluzione, solo lo spirito più vistoso, colorato e leggero del Glam Rock. Più un pizzico di sintetizzatori.

Cosa diventa il Rock?

Il 1979 è, infatti, il crocevia. Il Rock duro, il Rock puro, il Rock contro si concede più compromessi. Alle sperimentazioni con gli strumenti si stanno affiancando sempre di più quelle con i sintetizzatori.

Ai jeans strappati e alle maglie provocatorie alla Vivianne Westwood si stanno sostituendo colori patinati, ancora diversi dalle fantasie che imperavano a Woodstock e a Monterrey.

I temi sociali si spogliano e si lasciano annegare nel disimpegno, nelle ballad d’amore e talvolta nella ricchezza del nonsense.

Conclusioni e trasformazioni

Certo, trent’anni di Rock non si riescono a cancellare in un solo anno. Il Punk, il Progressive e le novità della British Invasion continueranno a prosperare tra il loro pubblico appassionato.

Tuttavia più che il graduale affievolirsi di band storiche dei ’60 e dei ’70, bisogna guardare alle trasformazioni.

Se formazioni Country Rock come gli Eagles raggiungono il capolinea della loro Long Run, i Kiss riescono a variare il loro sound hard e a imporsi nella memoria musicale popolare con I was made for lovin’ you.

I Journey e i Dire Straits si fanno conoscere poi con sonorità nostalgiche, ma rinnovate, e gettano le basi per il loro successo negli anni ’80. Mentre i Police intercalano a una tecnica chitarristica virtuosistica, uno stile decisamente raegge.

I Roxy Music come il 1979

Il 1979 è quello che è successo e quello che succederà. E forse i Roxy Music sono la band più rappresentativa di questa evoluzione musicale e testuale.

Anticipatori del Synth Pop, il loro Glam Rock si distingueva per la mano di uno dei maestri dei sintetizzatori, Brian Eno, affermatosi nell’olimpo Pop Rock degli anni ’80.

1979
I Roxy Music nel 1973

Bryan Ferry, con la sua voce avvolgente e il suo aspetto da gentiluomo in gorgiere inamidate e paiettes, sarebbe stato non solo il maestro di una delle fasi narrative David Bowie, ma anche l’esempio per una generazione canora che annovera nomi del calibro di Duran Duran, Spadaut Ballet e Ultravox.

La sua band è come il 1979, il passato traghettato nel futuro. La svolta musicale che ci ha consegnato il Rock che conosciamo ancora oggi.

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