Too Good To Go è un’applicazione nata nel 2015 in Danimarca. Oggi, dopo 5 anni dalla sua nascita, conta 8 milioni di iscritti. Si è diffusa con l’obiettivo di ridurre lo spreco alimentare, oggi purtroppo presente in maniera massiva nella nostra comunità e nel mondo.
I dati dello spreco alimentare
Nel mondo, un terzo del cibo prodotto viene sprecato. Questi alimenti scartati sono responsabili dell’8% delle emissioni globali di gas serra, estremamente dannose per il nostro pianeta. Infatti i dati parlano chiaro: solo in Europa si sprecano circa 88 milioni di tonnellate di cibo l’anno (l’equivalente di 173 kg pro capite).
Ogni anno in Italia il cibo sprecato raggiunge le 20 milioni di tonnellate, che in termini di spesa corrisponde a €15 miliardi l’anno. Le inefficienze nel settore indicano inoltre che la perdita e lo spreco di cibo nel mondo arriveranno, entro il 2030, a quota 1,2 trilioni l’anno.
Per ulteriori informazioni e curiosità sugli sprechi nel mondo: https://toogoodtogo.it/it/movement/knowledge/dove-sprechiamo-cibo
L’applicazione
Too Good To Go è una piattaforma convenzionata a negozi e supermercati, ristoranti, forni, pizzerie e bar.
Utilizzando la geolocalizzazione, TGTG permette agli utenti di individuare le strutture convenzionate e acquistare a prezzi ridotti rispetto al listino una magic box. Questa borsa presenta al suo interno una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi, rimasti invenduti a fine giornata e che non possono essere riproposti il giorno successivo.
Ogni magic box acquistata permette di evitare l’emissione di 2 kg di Co2.
In questo modo gli utenti si occupano sia della lotta agli sprechi, sia della tutela ambientale.
Inoltre, TGTG incoraggia i consumatori ad utilizzare, al momento del ritiro della box, i propri contenitori e sacchetti. Gli utenti sono così incitati a diminuire lo spreco di imballaggi e plastica.
In conclusione, credo che Too Good To Go sia una risposta molto forte alla situazione che il mondo sta vivendo. Permette a tutti, da casa e nel loro piccolo, di contribuire alla diminuzione dello spreco alimentare chiedendo un semplice sforzo ai consumatori: mangiare.