Il seme della speranza, il fantasy di Emiliano Reali

In libreria dal 22 maggio e già adottato come lettura estiva da numerose scuole, Il seme della speranza è il nuovo fantasy di Emiliano Reali, edito da Watson. Noi di Radio IULM ci siamo addentrati in anteprima in questo racconto fantastico, ma nemmeno tanto distante dal reale.

Il seme della speranza: parlare con semplicità di temi attuali

Dopo la raccolta Sul ciglio del dirupo, la firma della pagina Cultura de Il Mattino e della rubrica Nel Giardino delle parole dell’HuffPost è tornato alla letteratura per ragazzi con Il seme della speranza.

La storia di Eres, spirito boschivo che viene catapultato nel mondo degli uomini per salvarlo dalla distruzione ambientale, però è godibile e attuale anche per gli adulti.

I temi che Emiliano Reali mette in campo ne Il seme della speranza sono molti: dall’amicizia e la fratellanza, che accompagna i protagonisti che si affacciano all’età adulta, al dualismo tra l’amore creatore e quello distruttore, sino al mosaico di luci e ombre che ci compone in quanto esseri umani. Ma dal quale anche le creature magiche del Mondo degli Spiriti e delle Divinità non sono lontani.

Un mondo a tutto tondo

L’autore non ha paura di disegnare un mondo complesso di lussi corruttori, soldi e persino prostituzione. Un mondo distrutto dall’inquinamento, dalla bramosia e dall’individualità, che solo la purezza dei bambini può salvare.

Sebbene ovviamente ci siano delle semplificazioni nel racconto del mondo degli adulti, a vantaggio del giovane pubblico a cui il libro si rivolge, Reali compone i suoi personaggi senza trascurarne le debolezze.

I ritratti più efficaci sono quelli dei personaggi più vicini ai lettori. Così Eres, il protagonista, cede alla pigrizia e alla facilità dei lussi, durante la sua missione di salvataggio.

Mentre gli spiriti Guizzo, Zampillo, Crosta e Spiffero, che attraversano numerose terre per giungere a quella del Non Oltre e salvare la loro regina, talvolta sono colti dal timore o dall’insicurezza per i loro poteri magici. Oppure sono costretti ad affrontare prove come il lutto e la separazione

Le loro emozioni sono elementari, ma incredibilmente ben dosate e rendono le loro avventure coinvolgenti. Inoltre tramite le loro sensazioni, l’autore ci consente di percepire con gli occhi dei ragazzi e dei bambini il caos famelico della vita adulta.

Spyria, quando i buoni non sono sempre buoni

Altra figura particolarmente interessante e azzeccata nell’intreccio di Reali è quella della regina Spyria. Creatrice di tutti i mondi, ma anche potenziale distruttrice.

Le pagine di amore e rimpianto per la sua storia tragica e interrotta con Fergan, lo spirito rivelatore, e il suo timore dell’abbandono e dell’invecchiamento sono velati di una nostalgia quasi poetica.

Interessante poi la scelta di renderla contemporaneamente vittima e carnefice, buona e cattiva del libro. Il suo personaggio fa il paio con l’antagonista completa, la regina ragno degli inferi, Nerea, che ogni notte divora il suo consorte. Ma anche con la Dama dei Lupi, maga enigmatica che, in qualche modo, rappresenta l’omologo puro della stessa Spyria.

Da leggere perchè?

Il seme della speranza è un libro allo stesso tempo leggero, ma profondo. Ci aiuta a ritornare un po’ bambini, ma senza dimenticare le nostre responsabilità di adulti.

E poi gli spiriti degli elementi Guizzo, Zampillo, Crosta e Spiffero sono assolutamente adorabil.

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