Mai, prima del Covid-19, tanto sforzo fu richiesto ai nostri device.
Non si fa in tempo a terminare la chiamata con l’amico su Skype che c’è una notifica in entrata su Whatsapp. Tra una lezione su Microsoft Teams e una su Hangouts, è già pomeriggio, segui un corso online, un occhio alle ultime notizie e poi si avvia l’app per il fitness.
Bisogna obbligatoriamente riempire tutte le parti della giornata per evitare di cadere nella noia o, peggio ancora, per non trovarsi ancor più soli a pensare a quello che sta succedendo.
Cosa accadrebbe se lo schermo si illuminasse ancora e la prossima chiamata in entrata, arrivasse dal futuro?
Sete di risposte
In fondo, il futuro, lo stiamo interpellando in tutte le salse, tutti i giorni.
“Quando finirà?” “Quest’estate si tornerà alla normalità?” “Riapriranno mai le scuole?”
Alcuni si precipiterebbero immediatamente a premere il tasto verde, per avere queste risposte, per dormire più tranquilli. Tuttavia, seppure fosse, non ottempereremmo allo sforzo più grosso che viene richiesto in queste ore: vivere il presente. La sfida più grande a cui questa pandemia ci sta sottoponendo è riorganizzare tutto, reinventarci lavorativamente ma anche personalmente parlando, in un tempo breve.
After Quarantena
È quando così tante persone, vicine o lontane, si ritrovano ad un passo dalla fine, che ci si rende realmente conto di cosa e chi, nella vita, ha un suo posto preciso e di cosa invece, occupa solo spazio. Riscoprirsi, in questo periodo, è obbligatoriamente la più produttiva delle cose da attuare ma la più saggia, l’azione meno impulsiva e più dispendiosa, è riscrivere la lista delle priorità.
Eliminare il superfluo e ancor più, il nocivo. A volte, si è così impegnati a vivere che non ci si accorge nemmeno di chi, in quella normalità, ci muore in braccio.
Qualcuno, tempo fa, diceva che la felicità non esiste, esiste la possibilità di limitare il dolore. Ecco, che le quattro mura in cui si è rinchiusi al momento, possano essere il focus e ancor meglio, lo zoom, su ciò che allevia le pene, perché quando questo periodo sarà finito, almeno si saprà da dove partire.