Buon senso e allegria possono sopravvivere anche durante il periodo di psicosi che stiamo vivendo? QuarAntenna ha deciso di interpellare la maestra Katya Imbalzano per raccontare una storia in grado di scaldare il cuore.
Quindici minuti di celebrità
La mattina dell’8 marzo in cui Katya ha deciso di pubblicare sul suo profilo Facebook un post dedicato al padre, probabilmente non si sarebbe mai aspettata il successo che ne è conseguito.
“Caro papà,
In queste ore tutti stanno scappando da Milano per raggiungere i loro cari giù. Io non l’ ho fatto. Non pensare che non ti ami…ti amo talmente tanto che ho deciso di starti lontana. Mi dici che stai bene e stai prendendo tutte le precauzioni necessarie… e va bene così…. Ti amo a distanza ♥️
#ciriabbracceremopresto “
Katya Imbalzano, originaria di Reggio Calabria, vive ormai da anni in Lombardia ad Opera, la città che l’ha adottata. Insegna matematica e scienze presso le scuole elementari della città e ha deciso di non tornare al sud per non rischiare di mettere in pericolo il padre.
Il post, nell’arco di pochi giorni, è rimbalzato su tutti i social, tanto da essere ripostato da alcune delle testate giornalistiche più importanti del Paese quali La Repubblica e il Corriere della Sera. Inoltre Katya afferma di aver ricevuto moltissimi messaggi di feedback sui social da parte di altre persone che hanno compiuto la sua stessa scelta per tutelare i parenti.
L’insegnamento ai tempi del COVID-19
La testimonianza di Katya tocca anche un argomento ancora poco trattato e che forse meriterebbe un po’ più di rilevanza. Il lavoro a distanza svolto dagli insegnanti in questo periodo di emergenza, infatti, non è per nulla facile o scontato e comporta un grande sforzo adattivo. Si tratta di un vero e proprio stravolgimento della quotidianità che interessa i metodi di apprendimento.
L’impossibilità del contatto fisico con i bambini delle elementari, spiega la maestra, rende la didattica totalmente diversa mancando quel mondo emotivo impossibile da trasmettere attraverso un pc, ma non per questo ci si deve scoraggiare! Dopotutto i messaggi dei suoi alunni le trasmettono tanto amore e voglia di tornare in classe per abbracciarli.
Prendersi la responsabilità delle proprie azioni
L’augurio di Katya per coloro che hanno scelto di spostarsi dalla regione Lombardia è di responsabilità:
“Quando ho visto domenica tutto quello che stava accadendo […] io ho detto, non è possibile che stiamo facendo questo. Conosciamo bene la nostra terra e sappiamo che per quanto possa essere bella è anche “sfortunata” sotto alcuni punti di vista quindi dobbiamo essere noi a proteggerla, dobbiamo essere noi ad aver coscienza del danno che stavamo per fare. Io mi auguro che le persone che hanno fatto quella scelta si siano rese conto e si siano tutelate e abbiano tutelato i loro cari.”
La viralità ottenuta dal post scritto dalla maestra ci mostra che responsabilità e consapevolezza possono effettivamente ancora esistere anche in questo assurdo periodo, in cui tutti dobbiamo fare i conti con la nostra coscienza prima di prendere qualsiasi decisione.