Nella lettaratura il tema della malattia e del morbo è spesso ricorrente e assume un valore simbolico ancor prima che reale.
Ne sono un chiarissimo esempio la moltitudine di opere a cavallo tra il XIX e il XX secolo, che testimoniano le caratteristiche del proprio tempo attraverso il tipo di malattia predominante di quel periodo.
L’effetto Covid-19 stravolge non solo la nostra quotidianità ma anche la classifica dei libri. Come un evento del genere può modificare, dall’oggi al domani, le tendenze dei lettori?
Ne abbiamo discusso con il Prof. Fabio Vittorini, docente di Letterature comparate presso l’Università IULM.
L’angolo della narrativa americana
La quarantena è necessaria, ma a renderla più interessante sono i consigli letterari del prof. Vittorini in merito a due romanzi della narrativa americana.
Le correzioni (2001), opera terza di Jonathan Franzen, è un esempio di narrativa in stile post-modernista che affronta la società americana prima della rovinosa caduta della borsa e del successivo ottimismo degli anni Ottanta. Il romanzo abbraccia le sfide a cui è sottoposta una famiglia contemporanea, i Lambert, e su cui si intrecciano le diverse relazioni umane.
L’ultima stagione (2017) di Don Robertson è un romanzo di una formidabile intensità struggente. Il tema della morte è trattato con ironia e tenerezza. Una coppia, in un breve lasso di tempo, decide di intraprendere un viaggio on the road per scoprire il senso della la vita. Entrambi sono consapevoli che la fine di ciascuno è prossima, ma decidono di non arrendersi, vivendo fino alla fine la loro ultima stagione.
Conclusioni
In molti casi, sia i docenti che gli studenti condividono la stessa quotidianità. Bisogna cercare di dare un senso alla propria vita attraverso queste esperienze.
Estratto dall’intervista di QuarAntenna al prof. Fabio Vittorini in merito a Letteratura ed epidemia