Cena con delitto: il nuovo film di Rian Johnson

Piena di manichini, pupazzi e statuette è la casa di Harlan Thrombley. Scrittore di gialli dal successo planetario, arrivato all’età di 85 anni decide di festeggiare il traguardo in compagnia della sua famiglia.

Dai figli ai nipoti, fino alle nuore e al genero, per arrivare alla sua mamma ultracentenaria. Si percepisce da subito, però, che con molti della famiglia ha dei conti in sospeso. I suoi familiari sembrano tenere più al patrimonio del patriarca che alla sua vita. Sembrando, nei momenti in cui cercano di aggraziarselo con baci e sorrisi, falsi come le bambole usate come ornamento nella lussuosa villa.

Però, un accadimento, subito dopo la cena, sconvolgerà totalmente i fatti, portando nella casa trambusto e perfino degli investigatori.

Harlan, la mattina dopo la festa, viene trovato disteso nel suo studio con la gola tagliata. Tra i detective che si presenteranno i giorni seguenti, ci sarà Benoit Blanc, investigatore privato chiamato in causa da una lettera anonima contenente del denaro.

In questo scenario saranno protagonisti non solo i familiari di Harlan, interrogati uno a uno. Tutti hanno qualcosa da nascondere, anche le due badanti della villa, Marta e Fran.

Della prima, in particolare, veniamo presto a conoscenza del rapporto che aveva con Harlan, per il quale era nel tempo diventata un’amica con cui confidarsi. Da lei, e dal suo colloquio col detective, partiranno le indagini per far luce su qualcosa che, almeno all’inizio, verrà visto dall’esperto Blanc come tutt’altro che un caso di suicidio.

Rian Johnson torna al cinema, in giallo

Con una sceneggiatura dettagliatissima ed estremamente intrecciata e brillante nei suoi dialoghi e continui ribaltamenti, il regista (e sceneggiatore) Rian Johnson torna al cinema con una storia di dichiarata ispirazione gialla. Storia in cui ogni dettaglio, anche quello all’apparenza più insignificante, tornerà utile nella risoluzione di un rebus intrigante quanto complicato. Prendendo spunto, ma spingendosi anche oltre, da romanzi e film del genere che hanno lasciato un segno nella cultura popolare (su tutti i romanzi e le derivanti trasposizioni cinematografiche dal genio di Agatha Christie).

Mentre nei racconti della Christie, come Assassinio sull’Orient Express, si possono trovare personaggi appartenenti ad un’altra epoca, come anche nella recente trasposizione di Kenneth Branagh, qui si parla dell’America contemporanea. Tra immigrazione e la lotta di classe, che vengono affrontate di petto dal regista. Soprattutto nel finale, con un epilogo a dir poco ironico.

Il titolo, in italiano, potrebbe trarre in inganno, ricordando un film come Invito a cena con delitto di Robert Moore, totalmente diverso dal lavoro di Johnson. Perché il delitto al quale il titolo italiano di questo film rimanda c’è, ma non è quello che ci si aspetterebbe. E perchè il titolo originale, Knives out (espressione inglese che si utilizza quando si parla di una situazione ai ferri corti) risulta essere molto più adatto alla storia dei Thrombley. Che, come avvoltoi, hanno sempre approfittato della generosità di Harlan, entrando in conflitto anche tra loro stessi.

Alla fine, però, dopo innumerevoli colpi di scena al cardiopalma, avranno finalmente la loro lezione. Gentilmente offerta dal brillante detective interpretato da Daniel Craig. Che insieme ad attori come Christopher Plummer, Ana de Armas, Chris Evans, Jamie Lee Curtis e tanti altri va a comporre un cast di assoluto spicco.

Adesso al cinema.

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