La Gruber che attacca Salvini, Greta che sta cambiando il mondo, l’Inghilterra che non ha ancora capito cosa fare con la Brexit, Trump impicciato, ma soprattutto..
Marchisio che dice basta.
Al calcio, ovviamente.
33 anni, bello, bellissimo, il più bello, capace di far interessare al calcio persino le casalinghe di Voghera che ora in epoca #MeToo saranno mamme-manager.
400 presenze alla Juventus, sette scudetti, due Coppa Italia, tre Supercoppe, due Mondiali (nessuno vinto dall’Italia, ma uno è passato alla storia per l’inno Zangalewa che almeno una volta abbiamo ballato mezzi nudi in qualche spiaggia).
Dicono che non è stato un giocatore comune, e lo si poteva intuire dal fatto che di lui ne parla pure la mi prozia quando si incontra con le amiche sciure.
Torinese, antidivo, amante della moda e testimonial di molte marche (per nostra fortuna).
Un personaggio pubblico che non ha mai tradito se stesso.
Cosa fanno i calciatori oltre a inseguire un pallone? (E prendere molti soldi per inseguire quel pallone?). Molto, a volte troppo, a volte in silenzio.
Di Marchisio, che ora si dedicherò alle sue attività imprenditoriali, mi piace ricordare un commento a quella tragica fotografia del Rio Grande da cui emergevano i corpi di un padre e una figlia: “La verità ci costringe a fare i conti con le nostre responsabilità.”
Bravo Principino, tu mai comune, tu galantuomo, tu gentiluomo, tu cittadino del mondo. Tu testa pensante e piede veloce. A quel campo mancherai.
Galantuomini da una parte, farabutti dall’altra.
La Procura di Milano ha, infatti, aperto un’inchiesta per omessa dichiarazione dei redditi. Nel mirino? Netflix.
E oltre il danno, la beffa. In Italia non c’è un solo lavoratore o una società che facciano capo a Netflix, così il fascicolo è stato aperto verso ignoti.
Che ormai i problemi sono altri, eh. Il clima, le tartarughe che muoiono, i ghiacciai che si sciolgono, il governo giallo-rosso che comunque fa parlare (meno del giallo-verde ma comunque fa parlare). L’evasione fiscale è roba di poco conto, gli anni dei grandi scandali alla Rossi-Giannini sono lontani. Sarà che ci siamo abituati ai ladri?
Giudizi universali
Torno alla battuta della Gruber, che sfiora il bodyshaming e la porta a quel livello infimo in cui Salvini sguazza. Lo ricambia con la stessa moneta. E mai farlo, diceva mia nonna.
Lei Tatcher “de noi altri”, lei solitamente spinosa, ingessata, resistente come l’acciaio inox, non è stata una donna forte. Desiderosa di vendetta? E vendetta per chi? Per cosa?
Lilli, potevi far meglio, e lo sai.
Cosimo. ti consiglia un rewatch: una puntata de Le Iene, quella d’apertura della nuova stagione, la più bella, e il secondo appuntamento di Amici Celebrities.
Le Iene hanno aperto l’anno con un omaggio ala splendida Nadia Toffa, lei che in video riappare, forte, bellissima, coraggiosa. Una ragazza magica che con quel sorriso ha portato avanti la battaglia più dura di tutte. Che appaia sul volto di tutti noi quel sorriso, almeno un po’. Grazie Nadia.
Ad Amici sono state, invece, la comica Geppi Cucciari e la cantante Alessandra Amoroso a prendere il microfono per salutare e augurare il meglio a Emma Marrone. La cantante ha annunciato una settimana fa una recidiva improvvisa, il male che già l’aveva tormentata prima del suo successo è tornato. E lei, leonessa come non mai, ne ha parlato e l’ha affrontato di petto. Cinque giorni fa ha annunciato “è stata dura.. ma è andata! La serenità sta pian piano prendendo il posto della paura.. Vi voglio un mondo di bene” E noi ne vogliamo a te.