Roger Waters Us + Them è più di un video-concerto. Non soltanto perché conclude la mia trasferta, e un po’ anche quella di Gonna Rock IULM Out, alla 76 Mostra del cinema di Venezia. Soprattutto perché è il film più squisitamente politico del Festival.
L’edizione di Venezia 76, conclusasi da poco, ha offerto emozioni non solo ai cinefili (categoria nella quale beninteso mi annovero con fierezza). Con l’arrivo al Lido di due icone come Mick Jagger e Roger Waters ha dato infatti qualche batticuore anche agli amanti del Rock.
Se il cantante dei Rolling Stones si è cimentato, per altro con ottimi risultati, nel mondo degli attori. L’ex frontman dei Pink Floyd ha portato sul grande schermo un’opera personalissima.
I Pink Floyd e Roger Waters raccontano la Grande Storia
Roger Water us + Them è difatti il racconto della Grande Storia degli ultimi dieci anni attraverso i brani più evocativi del cantante britannico.
Il film si apre sulle note di Breathe, mentre i colori di un tramonto idilliaco virano verso quelli di un incubo. Siamo proiettati nell’era contemporanea.
Ci accompagnano nel viaggio fiori all’occhiello di album mitici come The Dark Side of the Moon, Wish You Were Here, The Wall e Animals. Vi sono poi pezzi del recente album da solista intitolato dall’emblematica domanda Is This The Life We Really Want?
Roger Waters e Sean Evans
Le riprese del visionario Sean Evans, che già aveva firmato Roger Waters The Wall, si immergono nella trascinante esibizione dell’ex Pink Floyd e della sua band.
Passano dal basso di Waters al canto del pubblico in un intreccio di musica ed emozioni.
Ad esse alternano però anche le immagine di una realtà dura, alienata e combattuta. In essa resiste tuttavia il racconto di un commovente empatia umana, che trionfa nella malinconica esecuzione di Wish You were here.
Tutti i politici sono maiali
Waters tuttavia non ci permette mai di dimenticare il mondo è governato dal denaro, Money. Anzi, quando sul pubblico cala l’opprimente simbolo del lavoro e della schiavitù, ci ricorda una nota verità di George Orwell:
“Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri”.
The Pigs, i maiali, per esempio. Waters aggiunge del suo alle conclusioni dello scrittore inglese. Non ha quindi paura di affermare che “tutti i politici sono maiali”.
In particolare, uno dei politici più potenti del mondo lo è. Se si pensa ai suoi motti, non c’è meraviglia che a introdurlo sia stata una delle canzoni cult dei Pink Floyd, Another Brick in the Wall.
Dopo l’Eclipse
La speranza è tuttavia sempre l’ultima a morire. Deve esserlo. Anche quando siamo costretti a guardare il faccia il lato più oscuro della luna, The dark side of the moon. Dopotutto, è nel buio che emerge un prima di colori.
Dopo l’Eclissi è il caso di ripartire da noi. Da noi più loro. Us + them. Al and del titolo originale della canzone che da il titolo al video concerto, Roger sostituisce un +. Si tratta dell’ennesima marca di separazione tra noi e i maiali. Oppure è l’unione di due mondi separati che deve fare contro di loro?