Ride Your Wave: primo film di Masaaki Yuasa in Italia

Carissimi nerd ebbene sì, finalmente anche noi avremo la fortuna di gustarci un film di Masaaki Yuasa doppiato, e forse sul grande schermo.

Parliamo del suo nuovo capolavoro, Ride Your Wave, i cui diritti per l’italia sono stati acquistati dalla Dynit (casa editrice di manga e anime). Ma… chi è Masaaki Yuasa?

Devilman Crybaby

Probabilmente molti di voi lo conosceranno unicamente per l’anime che ha spopolato su Netflix, Devilman Crybaby. Adattamento di un manga e anime degli anni Settanta, Yuasa ha giocato molto sui colori ma specialmente sulla figura di Akira.

Il nostro protagonista, diversamente da quello originale, è estremamente sensibile e prova una forte empatia nei confronti del prossimo, tanto da piangere per gli altri.

Il modo in cui viene raccontata la storia della sua amicizia con Ryo, è distante dall’opera originale. Infatti il loro rapporto travagliato nel finale ci viene chiarito, grazie al dialogo in cui Ryo… no va’ non vi faccio spoiler così ve la recuperate immediatamente!

Devilman Crybaby è stato eletto miglior anime 2018, durante il Crunchyroll Anime Awards, apprezzato sia dalla critica sia da noi, pubblico votante.

Due nel 2017: Lu over the wall

Masaaki Yuasa è uno di quei registi che, per nostra fortuna, non fa altro che lavorare e regalarci gioie visive. Infatti nel 2017 sono usciti due suoi film, Lu over the wall e The night is short, walk on girl!.

Lu over the wall, quasi di memoria ghibliana per certi aspetti, rappresenta una storia di crescita e formazione. Il nostro giovane protagonista (Kai), talentuoso ma insicuro compositore, incontra una piccola sirenetta, Lu.

L’acqua è forse uno degli elementi che ritroviamo in tutta la produzione di Yuasa, dai film alle serie, o anche ai singoli episodi realizzati in altri anime (Vado piano, vado sano e vado lontano, Space Dandy S. Watanabe 2014).

In un mondo permeato da chiusura e insicurezza (elementi incarnati da Kai), il colore, la vivacità e la stravaganza di Lu, conducono il protagonista ad una nuova visione di se stesso e degli altri. Come se Lu, creatura nata nel mare e sopratutto distante dalla realtà, trascinasse Kai e lo spettatore stesso nella dimensione reale.

Una dimensione che può e deve appropriarsi della finzione per essere davvero reale. Kai inizierà a comprendere chi è, e cosa vuole davvero, come un altro personaggio che abbiamo conosciuto sempre nel 2017…

Kai e Lu si nascondono in casa di Kai per non far scoprire l’esistenza di Lu.

Due nel 2017: The night is short walk on girl

Questo non è un film, nemmeno una storia, è un’esperienza, forse anche un insegnamento di vita. The night is short, in tutta la sua confusionaria carrellata di personaggi, racconta una notte di bevute e incontri trascorsa dalla “ragazza coi capelli corvini“, cui si affianca il senpai innamorato di lei.

In realtà molti dei personaggi inseriti nel film, sono già presenti nella serie cult che spero conosciate, The Tatami Glaxy (Masaaki Yuasa, 2010). Il protagonista maschile del film infatti, ricorda molto di quello di Tatami, ma anche Kai. Ciò che li accomuna è il loro modo di vivere e di essere, anzi il loro modo di non essere e di non vivere.

Kai, i due studenti senza nome sia in The night is short sia in Tatami galaxy, temono il confronto con gli altri e nella loro mente, sono sovrastati da tutti i tipi di paure.

Paura di apparire chi non si è, paura di sbagliare, paura di non essere giusto, paura di vivere appieno la propria giornata, la propria esistenza. Tutte queste paure si annullano di fronte alla “ragazza dai capelli corvini”, che vive credendo in se stessa e in ciò che può donare agli altri.

Questo film, come molte altre opere di Yuasa, tenta ricondurre lo spettatore in uno stato di presa di coscienza. Perché io sia qui a scrivere questo articolo, non lo so. Quel che posso fare per me stessa e per chi mi circonda è, per dirla alla giapponese, “mettercela tutta!”.

Sento che è questo ciò che il maestro vuole dimostrarci con la sua arte, con l’arte dell’animazione. L’unica che, forse, può trascendere i limiti ed i confini segnati dalla realtà e dalla logica.

I due si incontrano nella mente di lui.

Il 2019: Ride Your Wave

Ed eccoci finalmente a Ride Your Wave, arrivato nelle sale giapponesi il 21 Giugno di quest’anno. Due surfisti, Hinako e Minato, che si incontrano e si innamorano, ma lui purtroppo viene a mancare durante un’operazione di salvataggio (essendo un vigile del fuoco). Fin qui, nulla di strano mi direte, no?

Mi spiace distruggere la vostra melodrammatica fanfiction, ma la storia non finisce qui, visto che Hinako inizia e incontrare Minato nell’acqua… che? Ma non era morto? Purtroppo non vivo in Giappone e non posso dirvi altro perché dal trailer sappiamo solo questo.

Però già grazie alle poche informazioni, possiamo capire che anche in questa storia, l’acqua sarà fondamentale. Chissà, diverrà elemento di nuova unione? O al contrario rappresenterà una definitiva separazione tra i due?

Possiamo solo ipotizzarlo e sperare di poterci far ammaliare ancora una volta dal blu meraviglioso dell’acqua di Masaaki Yuasa e dai suoi personaggi così umani, seppur solo disegnati.

Le opere di cui vi ho parlato sono solo parte della produzione del regista. Non posso che consigliarvi di approfondire altre serie come Kaiba, (2008) Ping Pong (2014) che trovate sul portale gratuito VVVVID, o il suo primo film Mind Game (2004), tutti e tre inediti in Italia.

Grazie a Ride Your Wave, noi italiani ci accorgeremo della mastodontica importanza di questo regista nel campo dell’animazione contemporanea a livello mondiale?

See you, space cowboy…

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