“Risveglio di primavera” è una drammaturgia che getta con violenza il lettore nella Germania del XIX secolo. Censurata, vietata, apprezzata da Jung. L’opera di Wedekind coglie lo spirito di un’ epoca e lo riporta con interrogativi umani, che la rendono senza tempo.
“Mamma, perché mi hai fatto un vestito così lungo? […] Con gli anni che ho, non si sente il freddo”
È la cicogna a portare i neonati
Al cuore del dramma vi è un gruppo di adolescenti che vivono il risveglio della pubertà e della sessualità in un contesto severo e puritano. A contenere l’impulso vitalistico dei giovani sono i “vecchi” della generazione adulta: genitori, insegnanti, membri delle istituzioni. Wedekind impasta questi elementi con le sue esperienze da kabarettista, presentando una visione satirica della società tedesca di fine Ottocento. Mentre i ragazzi hanno dei comuni nomi propri, tra gli adulti figurano personaggi come il rettore Colpodisole e il professore Ossarotte.
La domanda del come vengono concepiti i bambini ha come pudica e incerta risposta una famosa storiella: è la cicogna a portare i neonati. Si tratta di una narrazione innocua che tutti si sono sentiti dire almeno una volta nella vita. Però come si può crescere di menzogne e bigottismo? Se le uniche certezze di una quattordicenne si ancorano a fantasie, c’è il rischio la verità emerga in maniera traumatica. Oppure che il vero stato delle cose venga scoperto troppo tardi.
Un autore polemico
“Risveglio di primavera” è certamente l’opera di Wedekind che ci arriva più fresca e attuale. Se in altri momenti della sua vita l’autore era meno ispirato, la sua prima vera drammaturgia è interamente pregna di una forza al contempo ribelle e rassegnatamente malinconica. Tuttavia a prevalere non sono insofferenza e negatività, come accadrà invece qualche anno dopo nella tragedia di “Lulù”.
Wedekind preserverà negli anni la vena satirica e polemica delle prime opere, declinandola nelle forme più diverse: dalla poesia alla narrativa e alla composizione di canzoni. Pur a distanza di tempo, tematiche come la ribellione sessuale e il provocatorio istinto bohémien rimarranno una costante firma dell’artista.
Leggere una drammaturgia
Lo spettacolo è ancora oggi rappresentato in teatri di tutto il mondo. In Italia ha fatto parlare di sé la produzione autoctona del musical statunitense “Spring Awakening“, terminata nel 2014.
La caratteristica di ogni drammaturgia è che va pensata solo in funzione della messinscena. La sua lettura può risultare noiosa e talvolta ostica quando si crede di avere in mano un semplice testo narrativo. È invece fonte di plurime riflessioni se la si pensa come ad un seme: l’autore ci mette le parole, ma è il lettore a costruire il non detto. Così sfogliare il copione di “Risveglio di primavera” è un’occasione per liberare l’immaginazione ed esplorare personalmente la realtà in cui Wedekind è vissuto.