Avengers: Endgame – recensione e riflessioni spoiler free

Il 25 aprile di quest’anno era la Festa della Liberazione, ma anche il giorno prima è stato molto importante: è uscito “Avengers: Endgame”.

Si tratta del film più atteso del 2019, o forse di sempre. Ha incassato 1 miliardo di dollari dopo soli 5 giorni di programmazione, superando il record del precedente film.

Dopo il finale amaro di “Avengers: Infinity War”, i vendicatori rimasti, afflitti e adirati per la sconfitta, sono determinati a riportare indietro i loro amici scomparsi fronteggiando di nuovo il folle Thanos. È sicuramente difficile analizzare il film senza fare spoiler, questo perché ogni singola sequenza è funzionale alla narrazione.

Avengers: Endgame

Tra dramma e comicità

È da notare l’ottima alternanza fra il regime drammatico e quello comico. Il film contiene molti momenti drammatici e ogni personaggio ha perso qualcosa: la famiglia, gli amici e la felicità. Sicuramente è interessante l’uso dei primi piani per cogliere più nel profondo le emozioni che provano i nostri eroi.

Béla Balàzs, nel suo saggio “L’uomo invisibile”, afferma che il “primo piano” è l’arte prerogativa della massima espressione cinematografica. Per poter essere compreso, un volto deve essere osservato da molto vicino e per lungo tempo. Ogni espressione, anche una singola ruga, genera pathos. In questo modo lo spettatore si immedesima nei personaggi ed entra in empatia con loro, provando le amarezze che i protagonisti manifestano.

Tuttavia, la drammaticità viene spezzata da situazioni buffe e comiche che arrivano sempre nel momento giusto, in modo tale da non rendere il pubblico perennemente impegnato emotivamente.

In Conclusione

“Avengers: Endgame” è sicuramente un film che rimarrà impresso nella storia del cinema per il suo successo e l’accoglienza positiva, ma anche per la trama e l’uso del linguaggio cinematografico.

Prima di fare una mia piccola riflessione, concludo invitando tutti ad andare a vedere quest’ultimo capitolo degli Avengers. Seppure la durata complessiva del film risulti pesante, si tratta di un’opera ben fatta.

Un finale col botto (Spoiler Alert)

Mi bastano tre parole per rovinare il film a chi non l’ha visto: “Iron Man muore”. Mi servono altre tre frasi per completare lo spoiler del film in maniera definitiva: “Vedova Nera muore”, “Thanos muore” e “Capitan America diventa nero”.

Parlando di morti, pochi si aspettavano il sacrificio di Vedova Nera. Molti fan della saga, prima dell’uscita del film, avevano invece speculato sulla scomparsa di uno degli eroi Marvel. La scelta era fra Tony Stark e Steve Rogers, ma alla fine è caduto il nostro playboy miliardario. Entrambe le morti sono cariche di emozione e commozione.

Invece, la prevedibile fine di Thanos si potrebbe quasi considerare una morte “eroica”. A differenza di molti antagonisti che quando vengono sconfitti urlano “Noooo!”, il titano pazzo, vedendo scomparire man mano il suo esercito, capisce con amarezza di essere stato sconfitto. Si siede e attende onorevolmente la sua morte.

Però in che senso Capitan America diventa nero? Il nostro caro Steve Rogers, divenuto ormai vecchio per aver deciso di rimanere nel passato con l’amata, dona il suo scudo all’amico e spalla Falcon. Già m’immagino la faccia di Teschio Rosso quando si ritroverà a affrontare il nuovo Capitano un po’ diverso dal solito.

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