Giovedì 9 maggio esordiva nell’auditorium IULM lo spettacolo “Soldout: alla ricerca della verità sul denaro“. Ai nostri microfoni il prof. Massimo Bustreo e lo studente Francesco Tagliabue, autori del soggetto.
Le origini di un’idea
La parola dell’anno, ormai lo sappiamo, è Denaro. E sul denaro c’è davvero tanto da dire: fiducia, relazione, consumi, moneta.
Soldout nasce dalla collaborazione del prof. Bustreo che, a una delle presentazioni del suo libro “La terza faccia della moneta” (qui il link all’acquisto), incontra Francesco Tagliabue. Uno, professore di psicologia dei consumi e jazzista nell’anima, l’altro, studente di economia e segretamente appassionato di scrittura. La combinazione perfetta.
L’idea è semplice: un format televisivo/teatrale di uno spettacolo che possa educare al significato del denaro divertendo. Intrattenimento e educazione, emozione e razionalità.
Dall’idea alla pratica. Nasce Soldout
Trovata e costruita l’idea, si passa alla fase sul campo.
Il primo passo è stato trovare un produttore, in questo caso due: Giampaolo Rossi, di Fabbrica di lampadine e l’Università IULM. Loro ci hanno scommesso, ci hanno creduto.
Poi è arrivata Adriana Bagnoli, regista e drammaturga di tutto lo spettacolo. Poi ancora un gruppo di attori che ha saputo dar voce e corpo ai personaggi: Gustavo La Volpe, Matteo Bonanni, Fabio Sarpi, Giuditta Costantini.
Non dimentichiamo, però, il grandissimo coinvolgimento degli studenti IULM che, in una squadra di 15 elementi, hanno collaborato in tutte le fasi dello spettacolo, dalle faccende tecniche a quelle più promozionali.
6 parole per descrivere Soldout
Fiducia, perché è la base su cui poggia il denaro.
Terra, perché Soldout è un viaggio.
Terraferma, perché Soldout è profondamente calato nella realtà.
Sorpresa, perché “non c’è due senza… due e mezzo”.
Relazione, perché lo è il teatro e lo è il denaro.
Malkiel, perché è il filo rosso delle produzioni del prof. Bustreo. Vi sfidiamo a capire chi o cosa sia (se ascoltate l’intervista qui sopra, forse avrete qualche indizio).
L’invito è un arrivederci alle prossime repliche dello spettacolo a cui RadioIULM non può far altro che augurare un buon viaggio.