1 anno fa nasceva Yezers, la prima start-up italiana a entrare in politica. RadioIULM intervista Luca Scarcelli, uno Yezer della prima ora.
Cos’è Yezers?
“Come immagini l’Italia nel 2050?”, questa è la domanda che Yezers pone a tutti i giovani delle generazioni Y e Z.
Yezers è un’organizzazione apartitica, un incubatore di idee, come lo chiama Luca. Lo scopo è dar voce ai giovani che con professionalità e un po’ di follia desiderano lasciare il segno nella nostra società.
Come funziona?
Facile! Tutto parte da un’idea interessante, concreta, realizzabile che uno Yezer può liberamente proporre al gruppo. Dopo un po’ di verifiche, si crea il team di ricerca che svilupperà la proposta.
A capo di questo team ci sarà un leader che terrà le fila del progetto e tanti giovani professionisti (ingegneri, giuristi, economisti, ad esempio). Così si creerà una proposta credibile e concreta, anche dal punto di vista tecnico.
Offrire soluzioni è il compito di Yezers. Ad esempio, senza fare nomi, la proposta di un sistema blockchain per poter far votare i cittadini ovunque siano è stata presa in considerazione da un grande partito.
Come si diventa uno Yezer?
Ci vuole passione, e voglia di cambiare le cose. Sul sito (clicca qui) potete trovare le carriere disponibili, sia interne all’organizzazione che nei gruppi di ricerca.
Mentre per la generazione Y, laureandi e laureati, è bello dare un proprio contributo tramite ciò che si è studiato, per la generazione Z Yezers sta pensando a tanti eventi nelle scuole che promuovano la cultura sociale e politica.
“Ci dicono che i giovani sono il nostro futuro. Noi, invece, vogliamo essere il presente per costruire insieme questo futuro”
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