The Old Man & the Gun: l’addio al cinema di Robert Redford, dal 20 dicembre al cinema

David Lowery, regista (e non solo) statunitense, porta a compimento un film che non si limita ad essere un biopic su Forrest Tucker, uomo realmente esistito che passò alla storia come un imperterrito rapinatore di banche evaso innumerevoli volte di prigione.

L’uomo è impersonato da un attore che ha fatto la storia del cinema americano ed internazionale, Robert Redford. Secondo sue stesse dichiarazioni, dovrebbe chiudere con questo ruolo la sua quasi sessantennale carriera tra recitazione e regia, costellata da innumerevoli successi e riconoscimenti.

Robert Redford in una scena del film

Redford è affiancato nel film da Casey Affleck. Quest’ultimo ha vinto il premio Oscar l’anno scorso per il miglior attore protagonista, grazie alla sua interpretazione in Manchester by the sea. Questa volta, si trova nei panni di John Hunt, l’ispettore che dà la caccia a Tucker. I due, pur spendendo la loro vita in modi estremamente diversi, hanno in comune più di quanto si possa immaginare. Ciò che contraddistingue entrambi è l’estrema passione con cui si dedicano a ciò che fanno, ogni giorno. Da una parte, l’elegante rapinatore dai modi affabili che effettua i suoi colpi senza mai sparare una pallottola, dall’altra un poliziotto determinato e contraddistinto da un grande codice morale. Qualcosa, il loro lavoro, per cui vivono, prima che guadagnare.

Tra questi, inevitabile che si scateni una caccia tra “gatto e topo”, la quale fornisce a Redford l’opportunità per la sua ultima, significativa interpretazione. Dalle indimenticabili accoppiate con Jane Fonda e Barbra Streisand in A piedi nudi nel parco e Come eravamo, ai duetti con Paul Newman in Butch Cassidy e Dustin Hoffaman in Tutti gli uomini del presidente fino agli assoli più memorabili come in Corvo rosso non avrai il mio scalpo di Sydney Pollack. La carriera di questo attore monumento, figlio della New Hollywood, non poteva avere un finale (?) più rappresentativo. Col sorriso, facendo fino alla fine ciò che, come il protagonista del film, ha sempre amato: recitare.

Il film, il cui titolo è tratto da un articolo del giornalista del New Yorker David Grann, sarà nelle nostre sale dal 20 dicembre.

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