Sabato 20 ottobre, in occasione degli SMDAY 2018 tenutisi in Iulm, una conferenza di Alberto Balestri e Francesco Gavatorta. I due sono rispettivamente Chief Content Officer di Open Knowledge, BIP GROUP e Head of Strategy, Instant Love.
Il tema, Storytelling e Block Chain, descrive i principali cambiamenti subiti dallo storytelling pubblicitario con l’avvento dei big data. Questo esiste d’altronde fin dai tempi di Carosello, ma all’epoca era sufficiente una narrazione di tipo tradizionale per relazionarsi con il consumatore. Oggi, con la rivoluzione portata dal digitale, servono però nuove strategie.
Il cambio di paradigma: le aziende possono profilare il consumatore
Questo cambio di paradigma è avvenuto a causa della pervasività dei dati generati dalle nuove tecnologie. Utilizzandoli in modo adeguato, le aziende possono prelevare informazioni sul consumatore in modo sempre più preciso, arrivando a definire perfino il contesto in cui vive.
Per questo il contenuto tradizionale diviene un hyper content: un contenuto che acquisisce senso grazie al contesto in cui vive il consumatore. L’esempio portato da Balestri e Gavatorta è un post su Instagram, dove il senso del post è dato dai commenti, dalle interazioni, dalle condivisioni delle altre persone. Tuttavia, nemmeno l’hyper content è in grado di assopire totalmente il consumatore. Una persona, per relazionarsi con un brand, deve poter condividere dei valori con esso.“In merito a questo”, sottolineano Balestri e Gavatorta, “un brand deve utilizzare i dati per comprendere i valori delle persone e creare un value content, perché il contenuto deve rispecchiare i valori del consumatore”. Questa è la chiave per costruire una relazione con il cliente. Una nuova connessione valoriale rivoluziona anche il concetto di customer experience.
Il brand activism è la chiave di volta: valori, emozioni ed esperienza
Valori, emozioni ed esperienza stanno acquisendo sempre maggior rilevanza nel processo di acquisto del consumatore. Per questa ragione i brand devono sapere realizzare uno storytelling strategico che sappia convincere il consumatore sul piano valoriale. Una modalità per ottenere questo risultato è il brand activism. Il brand deve aderire ad una causa e avviare una call to action basata sui valori che tale causa ispira. Un esempio di brand activism corretto è quello svolto da Adidas. L’azienda ha realizzato delle scarpe in plastica per testimoniare il suo impegno nella tutela ambientale.
“I risultati migliori”, concludono i due, “sono realizzabili utilizzando la tecnologia block chain, basata sui principi di immutabilità, trasparenza, sicurezza e consenso”.