Alexandros Avranas è il regista di Dark Crimes. Terzo lungometraggio della sua carriera, girato nel 2016, vede protagonista l’attore Jim Carrey nei panni di un detective di nome Tadek, ossessionato da un caso irrisolto. La sua carriera è prossima al pensionamento, ma prima egli intende risolvere il caso di omicidio che vede vittima un certo Daniel Sadowski, il quale, strangolato, non ha ancora avuto giustizia a causa di mancanza di prove.
Nel periodo seguente, uno scrittore chiamato Kozlov, interpretato dall’attore neozelandese Marton Csokas, nel suo ultimo romanzo descrive un’ uccisione che al detective pare essere identica a quella su cui sta indagando, e dopo aver letto il libro più volte, decide di indagare sullo scrittore. Nell’indagine verrà coinvolta anche la compagna di quest’ultimo, Kasia, interpretata da Charlotte Gainsbourg – attrice vista in film come 21 grammi, Melancholia, Antichrist – la quale non faciliterà al detective la risoluzione del caso.
In questo film, ambientato in una Polonia cupa e glaciale, come molti dei suoi protagonisti, Jim Carrey torna in una parte drammatica dopo successi come The Truman show, Eternal sunshine of the spotless mind o Number 23, non facendo a meno di mostrare ancora una volta la sua poliedricità artistica. Nel film il suo personaggio è spesso definito come “l’ultimo poliziotto buono” e i suoi metodi “da vecchia scuola”, ma presto, provando a risolvere il caso e soprattutto a liberarsi dalla sua ossessione, dovrà accettare e adeguarsi alla dura realtà dei fatti, dai quali, come gli viene detto dal suo stesso capo, “le persone non vogliono giustizia: le persone vogliono il bene e il male”.
Dark crimes trae spunto da un articolo del New Yorker scritto da David Grann nel 2008, il quale pose la luce su un caso processuale realmente accaduto in Polonia nei primi anni 2000.