Gli equilibri della politica italiana faticano ancora ad assestarsi. Ma intanto, in Italia, è davvero cominciata la Terza Repubblica?
A questa domanda ha cercato di rispondere il prof. Guido Formigoni, docente di Storia Contemporanea dell’Università IULM. Ospite dell’ultima puntata di Zizzania (clicca QUI per saperne di più), l’autorevole studioso ha dialogato con Achille Cignani ed Enzo Cartaregia alla ricerca del fil rouge che segue l’evoluzione delle dinamiche politiche del nostro paese.
Della stretta attualità, oltre che nella prima parte, si è invece parlato nella copertina di Francesco Fanucchi (giù il podcast da ascoltare). Con la solita arguzia e, stavolta, una legittima punta di lussuria, lo speaker più mordace di Radio IULM ha commentato le vicende interne al triangolo di Lega, Forza Italia e Movimento 5 Stelle, da cui sembra sia destinato a sorgere il prossimo esecutivo. Che succede, insomma, nella vita sentimental-politica di Salvini, Berlusconi e Di Maio? Scoprilo di seguito con Zizzania.
“Pensavo fosse amore e invece… era un carroccio ” (Tratto da Zizzania. Puntata 12 aprile. Clicca QUI per ascoltarla )
di Francesco Fanucchi
“Nessun leghista è disposto a puntare ancora su un’alleanza con Berlusconi. No a possibili assi tra carroccio e cavaliere. La nostra gente non ne vuole sapere di un ritorno in campo di silvio Berlusconi. Basta, basta per sempre: se Berlusconi corre, lo farà senza di noi. La Lega ha avuto il coraggio di fare un bel passo avanti e attuare un ricambio generazionale. Sono sicuro che non ci sia un solo militante della lega disposto a riscommettere su un’alleanza con Berlusconi.”
Matteo Salvini, luglio 2012. I due assi del centrodestra non si piacevano nemmeno un po’. O almeno, il Cavaliere ha sempre mostrato di apprezzare il partner leghista. Tanto che durante le sue cene a Villa Certosa, si congratulava con lui per il suo giovanilismo padano, la sua passione politica ma soprattutto il suo fondoschiena da favola.
Matteo invece, non si è mai fidato di Silvio, troppo farfallone il tipo. Un Don Giovanni col doppiopetto (e la fedina penale) di un Al Capone. Mai con Berlusconi, ho bisogno di starmene per conto mio, voglio i miei spazi, non mi sento pronta, non sei tu sono io…
Così Silvio, per anni ha abbozzato l’alleanza Salvini e, qui gioca tanto la disperazione, si è alleato con Matteo, l’altro, Renzi. Ma ora lui giura, che è stato un errore il patto del nazareno. Non lo rifarebbe mai. Era soltanto sesso.
Ma quando è nato l’amore tra Lega e Forza Italia? Quando è scoccata la scintilla della passione? Non molto tempo fa. La data in cui i due leader si sono riavvicinati ufficialmente risale all’8 gennaio 2018, giorno in cui si è rinnovata la coalizione di centrodestra. Subito dopo, Il 18 gennaio, veniva firmato il programma delle politiche 2018.
Le elezioni del 4 marzo hanno visto un grosso cambiamento. Silvio non è il maschio alfa della destra. Matteo lo ha superato. 17% Lega, 14% Forza Italia. Intanto, un altro corteggiatore si è avvicinato a Salvini: Luigi di Maio. Ha la faccia da bravo ragazzo, è a capo di un partito anti-establishment e parla di onestà e responsabilità. “Ehi Matteo, ti va un po’ di Governo. Solo io e te?”. La proposta risulta allettante per la Lega, ma Silvio non ci sta. Se i 5stelle vogliono fare un esecutivo con il Carroccio, dovranno considerare anche i suoi alleati. Il capo pentastellato in risposta, ha messo un veto. Niente Berlusconi. “Salvini, scegli, o me o lui!”.
A giudicare dai silenzi pensierosi del capo leghista, il tradimento sembra si possa compiere. Sembrava un amore improvviso, quello tra Lega e Forza Italia. Un colpo di fulmine a scoppio ritardato. Eppure, son sempre stati così diversi: Berlusconi liberale, Salvini sovranista; il primo europeista convinto, il secondo un euroscettico; Il cavaliere a favore del condono fiscale, l’altro risolutamente contrario. Salvini ama andare al pub la sera, Berlusconi in discoteca.
A Silvio piace la pizza con l’impasto normale, Matteo solo e soltanto impasto integrale, anzi integralista. Insomma, questo matrimonio, nato in fretta e furia per farsi forza durante la campagna elettorale, è a rischio divorzio, perché dettato non da simili vedute, ma da puro opportunismo politico. A quanto pare, nemmeno molto lungimirante. Se Salvini vorrà davvero governare, e sarà disposto a farlo coi 5stelle, il centrodestra si spaccherà nuovamente. Altrimenti, si tornerà alle urne, cosa che nessuno vuole. Parafrasando le parole di un grande Artista: pensavamo fosse amore, invece era… un carroccio.